10/05/2020, 12.25
VATICANO
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​Papa: l’Europa affronti in spirito di concordia e di collaborazione gli effetti della pandemia

Gesù indica due “rimedi” al turbamento: avere fede e sapere che “ci ha prenotato un posto in Cielo”. “Oggi in tanti Paesi, si celebra la Festa della mamma. Voglio ricordare con gratitudine e affetto tutte le mamme, affidandole alla protezione di Maria, la nostra Mamma celeste. Il pensiero va anche alle mamme che sono passate all’altra vita e ci accompagnano dal Cielo”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – L’Europa, perché affronti “in spirito di concordia e di collaborazione” gli effetti della pandemia e l’Africa, perché si collabori all’iniziativa di piantare un milione di alberi in Sahel, sono state ricordate da papa Francesco dopo la recita del Regina Caeli, insieme alla Festa della mamma.

Prima della recita della preghiera mariana anche oggi dalla Biblioteca privata, commentando il passo del Vangelo (cfr Gv 14,1-12) nel quale c’è l’inizio del cosiddetto ‘Discorso di addio’ di Gesù, ha sottolineato come in esso “il Signore indica due rimedi al turbamento. Il primo è: «Abbiate fede in me» (v. 1). Sembrerebbe un consiglio un po’ teorico, astratto. Invece Gesù vuole dirci una cosa precisa. Egli sa che, nella vita, l’ansia peggiore, il turbamento, nasce dalla sensazione di non farcela, dal sentirsi soli e senza punti di riferimento davanti a quel che accade. Quest’angoscia, nella quale a difficoltà si aggiunge difficoltà, non si può superare da soli. C’è bisogno dell’aiuto di Gesù. Per questo Gesù chiede di avere fede in Lui, cioè di non appoggiarci a noi stessi, ma a Lui”.

“C’è poi un secondo rimedio al turbamento, che Gesù esprime con queste parole: «Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. […] Vado a prepararvi un posto» (v. 2). Ecco che cosa ha fatto Gesù per noi: ci ha prenotato un posto in Cielo. Ha preso su di sé la nostra umanità per portarla oltre la morte, in un posto nuovo, in Cielo, perché lì dove è Lui fossimo anche noi. È la certezza che ci consola: c’è un posto riservato per ciascuno. Ognuno di noi può  dire: ‘c’è un posto per me’. Non viviamo senza meta e senza destinazione. Siamo attesi, siamo preziosi”. “Non dimentichiamolo: la dimora che ci attende è il Paradiso. Qui siamo di passaggio. Siamo fatti per il Cielo, per la vita eterna, per vivere per sempre”.

“Ci sono vie – ha detto ancora - che non portano in Cielo: le vie del potere, le vie della mondanità, le vie per autoaffermarsi. E c’è la via di Gesù, la via dell’amore umile, della preghiera, della mitezza, della fiducia. Non è la via del mio protagonismo, è la via di Gesù protagonista della mia vita. È andare avanti ogni giorno domandandogli: ‘Gesù, che cosa pensi di questa mia scelta? Che cosa faresti in questa situazione, con queste persone?’. Ci farà bene chiedere a Gesù, che è la via, le indicazioni per il Cielo. La Madonna, Regina del Cielo, ci aiuti a seguire Gesù, che per noi ha aperto il Paradiso.”

E’ dopo la recita del Regina Caeli che Francesco ha parlato di Europa e Africa. “Il mio pensiero – ha detto - va oggi all’Europa e all’Africa. All’Europa, in occasione del 70mo anniversario della Dichiarazione Schuman, del 9 maggio 1950. Essa ha ispirato il processo di integrazione europea, consentendo la riconciliazione dei popoli del continente, dopo la Seconda Guerra Mondiale, e il lungo periodo di stabilità e di pace di cui beneficiamo oggi. Lo spirito della Dichiarazione Schuman non manchi di ispirare quanti hanno responsabilità nell’Unione Europea, chiamati ad affrontare in spirito di concordia e di collaborazione le conseguenze sociali ed economiche provocate dalla pandemia”.

“E lo sguardo va anche all’Africa, perché il 10 maggio 1980, quarant’anni fa, San Giovanni Paolo II, durante la sua prima visita pastorale in quel continente, diede voce al grido delle popolazioni del Sahel, duramente provate dalla siccità. Oggi mi congratulo con i giovani che si stanno impegnando per l’iniziativa ‘Laudato Si’ Alberi’. L’obiettivo è piantare nella regione del Sahel almeno un milione di alberi che andranno a far parte della ‘Grande Muraglia verde d’Africa’. Auspico che in tanti possano seguire l’esempio di solidarietà di questi giovani”.

“Oggi – ha detto infine - in tanti Paesi, si celebra la Festa della mamma. Voglio ricordare con gratitudine e affetto tutte le mamme, affidandole alla protezione di Maria, la nostra Mamma celeste. Il pensiero va anche alle mamme che sono passate all’altra vita e ci accompagnano dal Cielo”.

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