Da adoratori della pioggia a fedeli di Cristo: i tribali Bawm festeggiano i 100 anni dalla conversione
Il gruppo etnico risiede sulle colline di Bandarban, dove si è svolta l’opera evangelizzatrice del missionario battista Edwin Rowlands. La tribù conta 15mila esponenti, oggi avviati nel mondo dell’università e nel lavoro all’estero.
Bandarban (AsiaNews) – In passato adoravano gli alberi, la pioggia, il sole, le rocce; ora invece pregano Cristo e predicano il Vangelo: sono i tribali Bawm, tra i più piccoli gruppi etnici del Bangladesh, stanziati nella zona collinare di Bandarban, nell’estremo sud-est del Paese. La loro conversione è iniziata 100 anni fa a opera di Edwin Rowlands, un missionario cristiano battista di origine gallese. Oggi sono più di 15mila, in pratica l’intero gruppo tribale, e hanno voluto celebrare con una grande festa il primo centenario della conversione al cristianesimo.
I festeggiamenti si sono svolti dal 19 al 21 gennaio. I presenti affermano che la loro esistenza è cambiata in maniera radicale dopo la conversione. Joyamlian Amlay, ex presidente del Bawm Social Council, dichiara: “Se non avessimo abbracciato la fede in Cristo, saremmo rimasti analfabeti. Ora il nostro stile di vita si è sviluppato. In passato la maggior parte dei Bawm dipendeva dalle foreste [per la sopravvivenza]. Ora invece i nostri figli studiano all’università alcuni vivono persino nei Paesi sviluppati”. Secondo il leader tribale, “la religione cristiana ci ha aiutato a fare la differenza. Siamo grati ai missionari”.
Nel 1910, all’arrivo del predicatore battista, la comunità era composta da circa 5mila individui. Le prime conversioni sono avvenute a distanza di 10 anni grazie a un’intensa opera evangelizzatrice. Oggi si può dire che tutto il gruppo tribale è cristiano e nella tribù ci sono almeno 150 predicatori. Tra di essi, il rev. Georgy Loncheu, che afferma: “Per la comunità accogliere Cristo è stato fondamentale. Oggi viviamo al passo con i tempi, siamo istruiti e moderni. Un tempo eravamo lontani da Cristo, ora lavoriamo per portare Cristo a persone di fede diversa”.
Secondo il pastore, le celebrazioni del centenario “ci hanno resi cristiani più puri. Credo che siano state un’occasione per conoscerci meglio e rinnovare il nostro credo in Dio”. Durante il programma, è stato pubblicato un dizionario in lingua Bawm, sono stati mostrati libri e altri tratti tipici della cultura tradizionale.