01/06/2020, 11.41
PAKISTAN
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​Card. Coutts: Pentecoste è la festa della nuova vita

di Shafique Khokhar

Oggi avrebbero dovuto esserci molti giovani cattolici della nostra parrocchia che venivano confermati, perché da noi è tradizione avere la Confermazione nel giorno di Pentecoste, ma a causa della situazione purtroppo non possiamo farlo, quindi lo faremo in un altro periodo dell'anno.

Karachi (AsiaNews) – La Pentecoste, che significa il cinquantesimo giorno, e che per gli ebrei è legata alla liberazione, per i cristiani è la liberazione portata da Gesù, agnello pasquale che ha sacrificato la sua vita per noi per liberarci dalla schiavitù, ed è Lui che ci guida come Mosè guida gli ebrei. L’ha detto il cardinale Joseph Coutts (nella foto) nell'omelia della festa di Pentecoste, il 31 maggio.

Il cinquantesimo giorno dopo la Pasqua ebraica è una grande festa per gli ebrei, in pratica la festa del raccolto, quando si portano i primi frutti al Signore, il grano e altre cose e vanno tutti a Gerusalemme. E quindi, nella festa di Pentecoste, a quel tempo Gerusalemme era piena, piena di ebrei che venivano per portare la loro offerta al Tempio. Quel giorno i discepoli di Gesù che erano in lockdown, se vuoi dirlo in termini moderni, stavano pregando in una stanza chiusa e chiusa a chiave, perché avevano paura della persecuzione che gli ebrei stavano facendo contro di loro perché non volevano sentir dire che Cristo è risorto dai morti.

Per questo si erano rinchiusi e lo Spirito Santo discese su di loro e furono trasformati e anche la paura se ne andò, furono pieni di Spirito e uscirono nel mondo per diffondere la buona notizia, la stessa notizia a causa della quale avevano paura che Gesù Cristo fosse risuscitato dai morti. La promessa di Cristo si compie con la discesa dello Spirito Santo; è lo stesso Spirito che ti trasformerà.

Lo Spirito è dato per unirci in un'unica fede, un solo Signore e un solo Battesimo e ciò che noi siamo chiamati la Chiesa e chiunque riceva il Battesimo si unisce alla Chiesa. La Pentecoste è la nascita della Chiesa, i semi erano già lì quando gli apostoli iniziarono a predicare e il tempo della paura e del dubbio era finito e uscirono per predicare. I dodici apostoli, undici dei quali martiri, hanno dato la vita predicando il Vangelo.

Ma cosa significa ricevere lo Spirito Santo? Sfortunatamente, ci sono cristiani che hanno ridotto lo Spirito Santo solo alla capacità di parlare più lingue. E’ vero, è un dono e un segno dello Spirito Santo, ma non è l'unico dono dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo ci riempie di doni come il coraggio, il rafforzamento della fede, della speranza, dell'amore, del perdono e della compassione. Perché affermare solo che se parlo più lingue significa che lo Spirito di Dio è in me, quando ho inimicizia, anche per uccidere qualcuno. Invece è opera dello Spirito Santo quando arrivo al punto di dire che perdono perché è  una persona, perché Gesù è venuto per dare la vita, e io non voglio ucciderlo, ma perdonarlo e accettarlo, perdonarlo come mio fratello.

Grazie allo Spirito tutti coloro che sono profondamente in Cristo sono parte della Sua chiesa, Cristo è il capo della Chiesa, noi diventiamo uno in lui. Per questo, chiamiamo la festa della Pentecoste anche il compleanno della Chiesa.

Oggi festeggiamo e ringraziamo Dio per lo Spirito, perché siamo battezzati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. E il secondo motivo è la Confermazione: oggi avrebbero dovuto esserci molti giovani cattolici della nostra parrocchia che venivano confermati, perché da noi è tradizione avere la Confermazione nel giorno di Pentecoste, ma a causa della situazione purtroppo non possiamo farlo, quindi lo faremo in un altro periodo dell'anno.

Il cardinale Coutts ha ringraziato il piccolo gruppo di fedeli presente alla messa, ma ha anche ricordato loro le misure per proteggersi da Covid-19, ha ricordato che il lockdown non è stato revocato e che dobbiamo seguire le misure precauzionali;  ha detto anche che il giornale di oggi afferma che indossare una mascherina in pubblico è obbligatorio e dobbiamo farlo.

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