È morto p. Bernard Digal, l’India piange un nuovo martire dell'Orissa
Mumbai (AsiaNews) – Padre Bernard Digal è morto dopo una lenta agonia durata più di due mesi. Il religioso, picchiato in maniera brutale dai fondamentalisti indù nella notte del 25 agosto, a due mesi di distanza è deceduto questa sera alle 9.25 ora locale per le gravi ferite riportate nell’assalto.
Sabato 25 ottobre p. Digal, febbricitante, è stato ricoverato d’urgenza al St. Thomas Hospital a Chennai, nel Tamil Nadu; i medici lo hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico per rimuovere una macchia di sangue nel cervello, causata dalle percosse subite la notte un cui è stato attaccato. Ieri i polmoni hanno collassato ed è entrato in coma. Nella mattinata il vescovo della diocesi gli ha impartito l’unzione degli infermi; al suo capezzale è accorso anche mons. Raphael Cheenath, arcivescovo di Cuttack- Bhubaneshwar. Al religioso è stato applicato un respiratore per tenerlo in vita, ma il suo fisico non ha retto.
Lo scorso 10 settembre avevamo pubblicato un’intervista a padre Bernard Digal, rilasciata da un letto dell’Holy Spirit Hospital di Mumbai dove era stato ricoverato. Nel corso della testimonianza, egli ha raccontato ad AsiaNews la notte dell’assalto e le violenze subite. P. Bernard ha denunciato “senza acredine, ma anche senza dolcezza” la brutalità dell’assalto, in seguito al quale “per una notte intera è rimasto senza conoscenza e seminudo nella foresta, finché non è stato ritrovato dal suo autista”.
“P. Bernard Digal ha ricevuto la corona dei martiri – dice ad AsiaNews mons. Raphael Cheenath, arcivescovo di Cuttack- Bhubaneshwar. Egli è morto a causa delle violenze degli estremisti indù. Ora i cristiani di Kandhamal hanno un potente intercessore nei cieli, poiché egli continuerà il suo lavoro dalla casa celeste”.