È morto il vicario di Thủ Thiêm: ha difeso la parrocchia dagli espropri
Il governo cittadino hanno riconosciuto il “valore storico e culturale” della chiesa e del convento di suore. Le autorità volevano rilevarli per far spazio ad un progetto di sviluppo urbano. P. Niêm era perseverante e con coraggio ha tenuto unita la comunità parrocchiale. Nel 2018 dichiarava: “Ho il dovere di sacrificare la mia vita per proteggere il gregge”.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – P. Jean Baptiste Lê Đăng Niêm era un “pastore che sapeva come accudire e difendere il suo gregge”: i cattolici di Ho Chi Minh City (Saigon), ricordano così l’81enne vicario della parrocchia di Thủ Thiêm, scomparso in seguito ad un ictus la sera di tre giorni fa. L’anziano sacerdote è morto dopo la sua ultima battaglia: salvare dalle mire degli immobiliaristi di regime il terreno della parrocchia di Thủ Thiêm e la struttura che ospita la Comunità delle suore amanti della Santa Croce. Le autorità cittadine hanno infatti riconosciuto il “valore storico e culturale” degli edifici, risparmiandoli dalle ruspe e ponendo fine ad un’annosa controversia con la comunità cattolica circa un piano di sviluppo urbano nel Distretto 2 della città.
Attraverso minacce e pressioni, per anni le autorità hanno rilevato le proprietà dei residenti nella zona a prezzi bassi. In un secondo momento, hanno rivenduto i terreni agli investitori in cambio di ingenti quantità di denaro. A volte, hanno incassato 300 volte il valore degli immobili e si sono spartite il denaro con altri “đại gia” (rocconi) e “gruppi di interesse”. Nel maggio dello scorso anno, il governo cittadino ha pubblicato delle inserzioni che pubblicizzavano la vendita di “nove lotti d’oro”. Tra questi vi erano quelli dove sorgono la parrocchia ed il convento delle suore. Questo ha suscitato le ferme proteste di religiose e fedeli.
Già nell’ottobre del 2015, le autorità avevano pianificato di demolire due delle scuole gestite dalle suore. Le autorità avevano circondato la struttura, dispiegando centinaia di persone, tra cui agenti di polizia, protezione civile e membri delle associazioni di massa pro-governo. Costretto sulla sedia a rotelle, anche in quell’occasione p. Niêm è rimasto al fianco delle religiose, che pregavano il rosario e proteggevano il terreno. Il sig. Châu racconta ad AsiaNews: “Nella mia mente rimarrà sempre impressa l’immagine di quel prete anziano, raccolto in preghiera nonostante la pioggia. Quella notte ha colpito tanti vietnamiti, in patria e all’estero”.
P. Niêm era perseverante e con coraggio ha tenuto unita la comunità parrocchiale. Intervistato da nel maggio 2018, il sacerdote dichiarava: “In qualità di pastore di Thủ Thiêm, ho il dovere di gestire la terra della parrocchia e di sacrificare la mia vita per proteggere il gregge. La Bibbia ci richiama, abbiamo il dovere di difendere la verità e la giustizia. Siamo le guide del popolo di Dio, ma siamo solo amministratori parrocchiali. Le persone (i fedeli) sono i proprietari della terra della parrocchia. Quindi dobbiamo servire i laici. I pastori devono rispettare i loro greggi. Per la Santa Sede dobbiamo essere fedeli. Il pastore è fedele a Dio e protegge le sue pecore”.
Il vicario di Thủ Thiêm è morto 12 giorni dopo l’annuncio tanto atteso dai fedeli. Lo scorso 18 aprile, al termine della messa crismale, mons. Joseph Đổ Mạnh Hùng, vescovo ausiliare e amministratore apostolico di Saigon ha comunicato ai presenti: “Il 21 marzo, i rappresentanti del Ban Dân Vận (Comitato per le pubbliche relazioni) e del Comitato per gli Affari religiosi di Ho Chi Minh City ci hanno fatto visita presso l’ufficio vescovile. I funzionari ci hanno informati della nuova politica urbana: la parrocchia di Thủ Thiêm e la Comunità delle suore amanti della Santa Croce resteranno al loro posto, perché sono edifici storici, culturali e religiosi”.
11/05/2018 15:03