Zhouzhi: rilasciato mons. Wu Qinjing. Ora è in ospedale
Il presule, ordinato vescovo senza il permesso del governo, è stato tenuto segregato per cinque giorni. Prima del rilascio ha dovuto firmare una dichiarazione che definisce la sua opera pastorale "illegale" ed ha promesso di non indossare mai più la mitra o i paramenti vescovili.
Zhouzhi (AsiaNews/Ucan) Il vescovo di Zhouzhi, mons. Wu Qinjing ordinato senza il permesso del governo - è stato rilasciato il 16 settembre scorso e si trova al momento in un ospedale, ricoverato per una leggera commozione cerebrale. Alcuni pensano che questa sia frutto delle percosse subite durante la detenzione.
Secondo una fonte anonima vicina al 38enne prelato, prima del suo rilascio mons. Wu è stato costretto ad "ammettere" che la sua ordinazione episcopale, celebrata dal defunto arcivescovo di Xian mons. Li Duan, è "illegale".
In particolare, ha dovuto scrivere che la cerimonia (avvenuta senza una precedente elezione da parte del clero diocesano) e la sua gestione degli affari della diocesi sono "attività che violano i regolamenti religiosi del governo". Inoltre ha dovuto promettere di non indossare mai la mitra episcopale o i paramenti liturgici riservati ai vescovi.
Alle dieci di sera dell'11 settembre scorso, circa 20 poliziotti in borghese - arrivati con 4 autoblindo si sono fermati davanti alla cattedrale del Cuore immacolato di Maria, nella contea di Zhouzhi, ed hanno arrestato il prelato dopo aver scavalcato il muro della sua abitazione.
Il giorno dopo, alcuni sacerdoti diocesani hanno saputo da rappresentanti locali dell'Ufficio affari religiosi che l'arresto del presule era stato ordinato dai funzionari della provincia. Il vescovo, sacerdote della Chiesa ufficiale e quindi riconosciuto dal governo, è stato tenuto durante i cinque giorni di prigionia in una zona montagnosa a sud della contea. Per tutto questo periodo, i poliziotti gli hanno ripetuto che la sua ordinazione è stata celebrata "in maniera illegale" e che, sin da maggio, ha "operato come vescovo contravvenendo alla legge".
Secondo la fonte, il vescovo è stato rilasciato a causa delle richieste della comunità cattolica alle autorità e perché i rappresentanti del governo sono riusciti ad impedirgli di celebrare messa il 14 settembre, festività dell'esaltazione della Santa croce, presso il famoso santuario diocesano "monte della Croce".
La fonte aggiunge che i cattolici chiederanno spiegazioni alle autorità riguardo l'incidente e l'uso della violenza nei confronti del loro vescovo.
Il presule è stato ordinato nell'ottobre del 2005. La sua ordinazione - approvata dalla Santa Sede - non è stata riconosciuta dal governo, che la definisce "illegale". In realtà le autorità locali avevano pensato di mettere al posto di mons. Wu un altro sacerdote, Zhao Yinshen, famoso per il suo fiuto negli affari e per aver fatto favori al governo. L'unico problema è che nessuno dei cattolici locali lo rispetta, tranne pochissimi membri dell'Associazione patriottica dei cattolici cinesi [Ap, organizzazione di controllo della Chiesa in Cina che ha come scopo l'edificazione di una chiesa nazionalista e separata da Roma ndr].
Sin dall'ordinazione, il governo ha avvertito il presule di "non comportarsi da vescovo" e mantenere un basso profilo nei confronti dei fedeli: egli è stato molestato in continuazione dalla polizia che è arrivata ad impedirgli di portare avanti il suo ministero, "fermandolo per controlli" ogni volta che vi erano occasioni pubbliche come prime comunioni o cresime.
La sua ordinazione è stata resa finalmente pubblica il 22 maggio scorso. Il 25 dello stesso mese è morto mons. Li Duan e due giorni dopo, nonostante le minacce del governo, mons. Wu ha celebrato la messa nella cattedrale di Zhouzhi: non indossava i paramenti episcopali ma aveva in testa lo zucchetto episcopale e portava al dito l'anello pastorale.