Zhejiang, altre 10 chiese a rischio demolizione. Cristiani disposti a combattere "fino alla fine"
Wenzhou (AsiaNews/Agenzie) - Una nuova ondata di distruzione minaccia circa 12 chiese della provincia del Zhejiang, che hanno ricevuto un avviso di demolizione che scade oggi. La procedura rientra in una campagna del governo contro quelle che definisce "strutture illegali". Un pastore cristiano della contea di Pingyang, anonimo per sua richiesta, spiega che i fedeli di almeno 3 chiese sono pronti a combattere "fino alla fine" contro le demolizioni dei luoghi di culto.
Il pastore spiega che gli avvisi sono stati inviati lo scorso 15 giugno 2014 e che il loro termine ultimo è stato indicato per la giornata di oggi: "Faremo sicuramente la guardia alle nostre chiese". Non è stato possibile appurare se le chiese sono quelle ufficiali e approvate dal governo o chiese domestiche senza autorizzazione.
Nello stesso tempo, le congregazioni di Pingyang hanno pubblicato una lettera aperta per dare voce alla loro preoccupazione riguardo la campagna sempre più aggressiva e mirata alla distruzione degli edifici di culto: "La rimozione delle croci da alcune chiese ha causato un panico profondo in circa 100mila fedeli, e ha scatenato tante dicerie nella società. Ci ha costretti ad agitarci".
Secondo China Aid, dal lancio della campagna "Tre rettifiche e una demolizione" all'inizio del gennaio 2014, circa 360 chiese o edifici cristiani con delle croci visibili nella provincia dello Zhejiang sono state demolite o deturpate. A fronte delle accuse di persecuzione religiosa, i funzionari del governo locale rispondono dicendo che la campagna colpisce solo quelle strutture "che violano i codici di costruzione".
Secondo un cristiano di Pingyang, anche lui anonimo, la politica religiosa della provincia è divenuta "così dura da gennaio che è difficile per le chiese ottenere il permesso di ampliamento delle strutture cristiane anche se si hanno già tutti i permessi necessari e la proprietà della terra".