10/10/2005, 00.00
MYANMAR
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Yangon: popolazione in crisi per l'aumento dei prezzi

Un litro di gasolio ormai costa il doppio e l'incremento si riflette sui trasporti. Persino il the costa il 20% in più. Diminuisce il valore della moneta.

Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Molti abitanti di Yangon sono sull'orlo della crisi a causa del vertiginoso aumento dei prezzi e della svalutazione monetaria. L'incremento riguarda diversi settori: un litro di gasolio vale il doppio rispetto alla fine di agosto, e questo ha causato un aumento delle tariffe dei trasporti. "Chiediamo di più per un viaggio", ha detto Thein Zaw, un taxista di Yangon. "Capiamo i passeggeri ma non abbiamo scelta, il prezzo del carburante continua a salire". Anche i medicinali sono aumentati: un farmacista ha dichiarato che "rispetto ad agosto i prezzi sono saliti in media almeno del 30%". Persino una tazza di the ora vale il 20% in più rispetto a sei settimane fa.

Ad aggravare la situazione si aggiunge la svalutazione del kyat: attualmente 1 dollaro americano viene cambiato al mercato nero a 1360 kyat, il doppio rispetto a gennaio. Khin Swe Oo,  una fruttivendola di 23 anni, ha detto che "la mia attività non è in grado di darmi garanzie per il futuro, ma devo stare qui per mantenere la mia famiglia". I 50 mila kyat che guadagna al mese hanno perso molto valore rispetto ad agosto. "Adesso devo lavorare di più perché tutto è aumentato nella capitale. Mi sveglio prima e sto al mercato fino a notte".

La crescita del valore del greggio sui mercati internazionali ha concorso all'aumento dei prezzi ma, data la scarsità dei dati economici forniti dal governo militare, gli economisti non hanno ancora capito quali siano le ragioni di un aumento così consistente in poco tempo. L'economia del Paese è comunque in crisi da tempo a causa del malgoverno dei militari. Inoltre Stati Uniti ed Unione Europea applicano sanzioni da quando nel maggio 2003 la leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi è stata rimessa agli arresti domiciliari.

L'unico bene che ha subito un minimo incremento di prezzo è il riso. Il riso "Atmatha", il più diffuso, è aumentato del 7%. I vertici militari, consapevoli che l'ultimo dittatore è stato costretto alle dimissioni a causa delle proteste per l'aumento del prezzo del riso, hanno applicato una politica di limitazione delle esportazioni per non far salire il prezzo nel mercato domestico. La leadership dell'"Associazione dei commercianti di riso del Myanmar" ha però dichiarato il suo disappunto al "Myanmar Times". I commercianti vendono infatti il riso alla metà del valore sul mercato internazionale, e minacciano di tagliare la produzione perché operano in perdita.

 

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