Yangon: libertà religiosa ed educazione, nel centenario della cattedrale di Santa Maria
di Yaung Ni Oo
Alle celebrazioni per i 100 anni del più importante luogo di culto cristiano del Myanmar erano presenti la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi e funzionari di governo. La benedizione del Papa e i suoi auguri per lo sviluppo del Paese. Messa e omelia in inglese, birmano e diversi dialetti delle minoranze etniche.
Yangon (AsiaNews) – I festeggiamenti per il centenario della cattedrale di Santa Maria a Yangon, il più importante luogo di culto cristiano del Myanmar, sono stati occasione per rilanciare i principi universali della libertà religiosa e l’importanza dell’educazione quale fattore primario dello sviluppo dell’uomo. Alla presenza del card Renato Raffaele Martino, che ha presieduto il rito e recato un messaggio di Benedetto XVI, dell’arcivescovo locale mons. Charles Bo, di vescovi birmani, stranieri e almeno 100 sacerdoti concelebranti da tutto il Paese, si sono svolte ieri – festa dell’Immacolata Concezione – le celebrazioni per i 100 della cattedrale. Negli ultimi tre anni il luogo di culto ha subito una profonda opera di restauro, restituendolo all’antico splendore. Alla messa ha preso parte anche la leader dell’opposizione democratica Aung San Suu Kyi, insieme a diverse personalità di governo, fra cui un esponente del ministero degli Affari religiosi.
Per facilitare la comprensione alle migliaia di fedeli che hanno partecipato all’evento, l’omelia è stata letta sia in inglese che in birmano; inoltre per tutta la funzione religiosa sono stati utilizzati diversi dialetti che compongono il variegato panorama linguistico del Myanmar e le sue minoranze etniche. Interpellato da AsiaNews p. John Paul Zaw Min Aye, procuratore dell’arcidiocesi di Yangon, conferma la gioia dei fedeli per la giornata di festa, che definisce “un passo importante per la nostra Chiesa” e aggiunge: “ringraziamo Dio per la grazia e il dono che abbiamo ricevuto”. Il sacerdote racconta con emozione il messaggio di Benedetto XVI, letto dal card Martino: “Accogliamo con felicità – racconta il sacerdote – la benedizione del Papa, unita ai suoi migliori auguri ai cattolici birmani e a tutta la popolazione, anche quanti professano un’altra fede religiosa, affinché il benessere della nazione possa crescere sempre più”. La comunità cattolica birmana, conclude, si appresa a vivere il Natale “e ricevere lo spirito di Gesù che viene in mezzo a noi”.
A margine della cerimonia, la Nobel per la pace (nella foto) ha incontrato il card Martino e mons. Bo. Fonti locali di AsiaNews spiegano però che vi era pure una nutrita presenza di funzionari del governo, che hanno preso parte alle celebrazioni in una cattedrale gremita in ogni ordine di posto e hanno incontrato i leader cattolici per rendere loro omaggio. L’alto funzionario del ministero birmano per gli Affari religiosi ha invitato i cristiani a “partecipare il più possibile allo sviluppo del Paese” sottolineando l’importanza del loro contributo.
La cattedrale di Yangon è il principale luogo di culto del Myanmar e uno dei più importanti di tutta l’Asia. Costruito in stile gotico, di recente è stato sottoposto a una profonda opera di restauro: il tempo, i danni causati dal terremoto del 1930, le bombe della Seconda guerra mondiale e il passaggio del ciclone Nargis nel 2008 hanno imposto un’opera di sistemazione che si è conclusa nelle scorse settimane. L’intervento ha comportato la sostituzione di 88 vetrate che, opera di artisti thai, recano impresse, fra gli altri, le immagini dei 12 apostoli e della vita di Cristo. Infine, dietro la statua dell'Immacolata è stata posizionata una luce per renderla visibile anche di notte.
Per facilitare la comprensione alle migliaia di fedeli che hanno partecipato all’evento, l’omelia è stata letta sia in inglese che in birmano; inoltre per tutta la funzione religiosa sono stati utilizzati diversi dialetti che compongono il variegato panorama linguistico del Myanmar e le sue minoranze etniche. Interpellato da AsiaNews p. John Paul Zaw Min Aye, procuratore dell’arcidiocesi di Yangon, conferma la gioia dei fedeli per la giornata di festa, che definisce “un passo importante per la nostra Chiesa” e aggiunge: “ringraziamo Dio per la grazia e il dono che abbiamo ricevuto”. Il sacerdote racconta con emozione il messaggio di Benedetto XVI, letto dal card Martino: “Accogliamo con felicità – racconta il sacerdote – la benedizione del Papa, unita ai suoi migliori auguri ai cattolici birmani e a tutta la popolazione, anche quanti professano un’altra fede religiosa, affinché il benessere della nazione possa crescere sempre più”. La comunità cattolica birmana, conclude, si appresa a vivere il Natale “e ricevere lo spirito di Gesù che viene in mezzo a noi”.
A margine della cerimonia, la Nobel per la pace (nella foto) ha incontrato il card Martino e mons. Bo. Fonti locali di AsiaNews spiegano però che vi era pure una nutrita presenza di funzionari del governo, che hanno preso parte alle celebrazioni in una cattedrale gremita in ogni ordine di posto e hanno incontrato i leader cattolici per rendere loro omaggio. L’alto funzionario del ministero birmano per gli Affari religiosi ha invitato i cristiani a “partecipare il più possibile allo sviluppo del Paese” sottolineando l’importanza del loro contributo.
La cattedrale di Yangon è il principale luogo di culto del Myanmar e uno dei più importanti di tutta l’Asia. Costruito in stile gotico, di recente è stato sottoposto a una profonda opera di restauro: il tempo, i danni causati dal terremoto del 1930, le bombe della Seconda guerra mondiale e il passaggio del ciclone Nargis nel 2008 hanno imposto un’opera di sistemazione che si è conclusa nelle scorse settimane. L’intervento ha comportato la sostituzione di 88 vetrate che, opera di artisti thai, recano impresse, fra gli altri, le immagini dei 12 apostoli e della vita di Cristo. Infine, dietro la statua dell'Immacolata è stata posizionata una luce per renderla visibile anche di notte.
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