Yangon, triplice attentato al Capodanno birmano: oltre 30 morti e 75 feriti
Gli ordigni erano nascosti in uno degli stand allestiti per celebrare il Festival dell’acqua, nei pressi del lago Kandawgyi. La Tv di Stato parla di otto morti e le autorità blindano l’ospedale della città per impedire la fuga di notizie. Fonte di AsiaNews: la giunta vuole alimentare una “strategia della tensione” in vista delle elezioni.
Yangon (AsiaNews) – Tre bombe sono esplose durante il Festival dell’acqua a Yangon, in Myanmar, provocando una carneficina. La Tv di Stato birmana comunica che il bilancio ufficiale è di otto morti e 75 feriti. Fonti di AsiaNews parlano invece di “oltre 30 morti” e denunciano una “strategia del terrore” adottata dalla giunta militare in vista delle elezioni politiche “per annientare qualsiasi tentativo di opposizione democratica”.
L’attentato è avvenuto oggi in concomitanza con le celebrazioni per il Festival dell’acqua – in programma dal 13 al 16 aprile – un rito tradizionale che segna l’inizio del nuovo anno in Myanmar. I testimoni riferiscono di almeno tre bombe esplose in rapida successione nella zona di Mingalartaungnyunt, verso le 3 del pomeriggio ora locale.
Il luogo dell’attacco è situato nei pressi del lago Kandawgyi, dove si riuniscono i cittadini per partecipare agli eventi legati al capodanno. La Tv di Stato ha fornito uno scarno comunicato in cui parla di otto morti. Le autorità hanno blindato il pronto soccorso dell’ospedale di Yangon, per impedire la fuga di notizie. Bocche cucite tra i vertici della giunta militare che, al momento, non hanno attribuito a gruppi dissidenti o minoranze etniche la “responsabilità” dell’attentato.
Fonti di AsiaNews in Myanmar riferiscono che “sono morte più di 30 persone” e vi sono decine di feriti. L’esplosione è avvenuta nello stand allestito dai medici, in uno dei vari punti in cui “la gente si riunisce per spruzzarsi addosso l’acqua” come vuole la tradizione. Gli ordigni hanno sventrato la struttura e “l’intento era quello di provocare delle vittime”.
Nei giorni scorsi, continuano le fonti, sono avvenute esplosioni in diversi punti della città e in altre zone del Paese. “Le bombe – racconta – erano nascoste nei bagni pubblici o nei bidoni della spazzatura. L’attentato di oggi, però, mirava a provocare una strage”.
In occasione del Festival, la zona è presa d’assalto da molti cittadini che appartengono in maggioranza alla classe media e simpatizzano per i movimenti di opposizione democratica. “L’attentato è una mossa interna al regime ed è legata alle elezioni – spiega la fonte di AsiaNews – per mettere a tacere qualsiasi iniziativa contraria agli interessi dei militari”. L’obiettivo è alimentare una “strategia della tensione” e mandare un “segnale di avvertimento” ai movimenti e alla frangia della popolazione che si contrappone alla dittatura militare, in vista del voto.
Di recente la leadership della Lega nazionale della democrazia (Nld), il principale partito di opposizione birmana, ha annunciato di non procedere alla registrazione necessaria per partecipare alle elezioni. Un gesto di protesta contro le regole emanate dalla Commissione elettorale che, di fatto, impediscono ad Aung San Suu Kyi – tuttora agli arresti domiciliari – di partecipare al voto e di essere eletta.
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