15/02/2017, 09.38
CINA
Invia ad un amico

Xinjiang, attacco all’arma bianca. Otto morti

I tre attentatori uccisi dalle forze di sicurezza cinesi. Altre cinque persone rimaste ferite nell’attentato. I sospetti ricadono sui separatisti islamici uiguri.

Pechino (AsiaNews) – Cinque persone sono rimaste uccise e altrettante ferite nel corso di un violento attacco all’arma bianca avvenuto ieri nell’irrequieta regione cinese dello Xinjiang.

Secondo le autorità di Hotan tre uomini, armati di coltello, hanno attaccato e pugnalato più persone nella contea di Pishan. I tre assalitori sono poi rimasti uccisi in un conflitto a fuoco con la polizia.

Dieci persone sono rimaste ferite nell'attacco. Cinque di queste sono morte dopo il trasporto in ospedale.

Le indagini sono in corso e le identità degli aggressori non sono rese pubbliche. Resta ignoto il movente, anche se per attacchi del genere il governo di Pechino è solito accusare i separatisti islamici.

Lo Xiniang, regione autonoma cinese, è la patria della minoranza etnica uigura, a maggioranza musulmana.

Secondo le autorità e i media di Stato, molti degli attacchi più mortali o di alto profilo sul territorio cinese negli ultimi anni sono legati allo Xinjiang. La regione è stata infatti colpita da numerosi violenti attacchi ad opera dei separatisti uiguri.

Nel mese di dicembre, un’auto carica di esplosivo con a bordo diversi "terroristi" si è schiantata nel cortile degli uffici del comitato locale del Partito comunista nella contea di Karakax. Una persona è rimasta uccisa con i quattro attentatori.

Nel 2013, tre uiguri a bordo di una jeep hanno investito dei pedoni nei pressi Piazza Tiananmen, simbolo secolare del governo cinese a Pechino, uccidendo cinque persone.

L'anno successivo, cinque assalitori armati di coltelli hanno ucciso 31 persone in una stazione ferroviaria a Kunming, nella provincia dello Yunnan. Altre 141 persone sono rimaste ferite nell’attacco. Quattro degli aggressori sono stati uccisi sul posto. Altri quattro sono stati poi processati e condannati a morte. I loro nomi suggerivano che fossero uiguri.

Gruppi per i diritti umani sostengono che gli attacchi nascono dalla frustrazione degli uiguri per quelle che ritengono politiche culturali ed economiche oppressive e discriminatorie, affermazione che Pechino respinge con forza. Al centro delle rimostranze degli uiguri c’è il crescente numero di cinesi Han che “colonizzano” le loro terre d'origine.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Kuala Lumpur arresta e deporta 29 uiguri in Cina
28/09/2017 11:53
Repressione degli uiguri: Monta la protesta internazionale contro le violazioni di Pechino
23/07/2020 08:57
Chrd: Non si ferma la repressione culturale degli uiguri
07/10/2021 12:57
Xinjiang, condanna a morte per un ex alto funzionario: è accusato di separatismo
08/04/2021 14:02
Xinjiang: Funzionari pubblici nelle case uiguri per impedire preghiera e digiuno
10/06/2017 09:09


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”