Xiangkhouang, agricoltori avvelenati con pesticidi ed erbicidi nel cibo
Ong: “Residui nel sangue del 96% della popolazione”. Le sostanze chimiche utilizzate soprattutto per la produzione del granturco. Tra il 2004 e il 2015 nei soli distretti di Nonghad e Kham, ne sono state importate oltre 100 tonnellate. Inquinati più della metà dei prodotti ortofrutticoli locali.
Vientiane (AsiaNews/Rfa) – Con molta probabilità, nel sangue della maggior parte dei residenti nella provincia di Xiangkhouang, nel Laos nord-orientale, risultano tracce di sostanze riconducibili a pesticidi o erbicidi. È quanto hanno dichiarato di recente funzionari del governo di Vientiane, aggiungendo che sono necessari ulteriori test per determinare il livello di contaminazione che ha colpito la comunità.
Lo scorso gennaio, l’Ong Lao Upland Rural Advisory Service (Luras) ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che test preliminari hanno rilevato residui di prodotti chimici nel sangue del 96% degli abitanti di Xiangkhouang.
Soubin Phimmahthut, funzionario del ministero della Sanità pubblica, la scorsa settimana ha dichiarato: “Abbiamo prelevato sul campo campioni di sangue per verificare se esiste o meno una contaminazione. Tuttavia, non sappiamo ancora l’entità delle tracce, quindi avremo bisogno di ulteriori test in laboratorio”.
Secondo il ministero delle Politiche agricole e forestali, tra il 2004 e il 2015 nei soli distretti di Nonghad e Kham, sono state importate oltre 100 tonnellate di pesticidi ed erbicidi, tra cui Cipermetrina, Carbarino, Glifosato, Atrazina, Paraquat e Metsulfuron. Ciò era parte di un’iniziativa per migliorare la resa commerciale dei 20mila ettari della provincia destinati alla coltivazione di mais.
Gli esperti del ministero affermano che le sostanze chimiche sono state utilizzate soprattutto per la produzione del granturco e meno nelle altre colture. Essi hanno di recente testato 600 campioni di frutta e verdura, prelevati dagli agricoltori e dai mercati locali nei sette distretti di Xiangkhouang, ed hanno riscontrato che più della metà sono inquinati.
“La realtà è che il residuo [nel sangue dei residenti] deriva dal consumo, non dall'uso diretto di pesticidi ed erbicidi”, osserva Ianlang Phanthanivong, funzionario governativo locale. “La ragione principale è che le persone consumano verdure, frutta, carne, pesce e altri alimenti avvelenati che sono prodotti e distribuiti localmente”.
In Laos, la contaminazione da sostanze chimiche usate in agricoltura è un problema di scala nazionale, che ha costretto il governo a varare leggi e decreti per limitare l’uso di pesticidi ed erbicidi. Nel 2016, il ministero della Sanità ha prelevato campioni di sangue da 700 studenti e insegnanti in tutto il Paese e ha scoperto che quasi la metà è risultata positiva agli agenti inquinanti, per livelli considerati “inaccettabili” o “pericolosi”.
Nello stesso anno, il ministero ha prelevato campioni di sangue da 400 studenti e insegnanti secondari nella capitale Vientiane e ha scoperto che il 58% di essi mostrava residui agli stessi livelli. Il governo riporta che l'uso di pesticidi ed erbicidi in Laos è aumentato di circa il 200% nell’ultimo decennio, poiché gli agricoltori tentano portare la produzione agricola a migliori livelli commerciali.
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