Xiang Songzuo: Le statistiche economiche della Cina sono lontane dalla realtà
Per l’accademico dell’università Renmin, i dati su profitti aziendali ed entrate fiscali sono negativi. È incomprensibile una crescita del Pil. Cresce la sfiducia degli imprenditori privati, si riducono gli investimenti a lungo termine, aumenta il debito statale a causa delle imprese di Stato. E’ urgente una riforma dell’economia. L'intervento di Xiao Songzuo, censurato dai media cinesi.
Pechino (AsiaNews) – Le statistiche ufficiali non dicono la verità sullo stato di salute dell’economia cinese. È impossibile che il Pil sia cresciuto del 6%, mentre sono in discesa i profitti aziendali, le entrate fiscali ed altri indicatori. Intanto, il debito statale giunge a tassi elevatissimi. È la costatazione dell’economista Xiang Songzuo, professore della Scuola di finanza all’università Renmin. Per il prof. Xiang è più che urgente una riforma del settore delle imprese statali e delle imprese private, per dare a queste ultime più fiducia, altrimenti c’è il rischio di un crollo fatale. Questo breve commento – tradotto in inglese da “China Change” – è stato subito censurato sul web cinese. Di Xiang Songzuo, AsiaNews ha già pubblicato una sua lezione: “Xiang Songzuo: Lo stato pietoso dell’economia cinese”.
Secondo i dati ufficiali, il tasso di crescita del Prodotto interno lordo (Pil) della Cina è sceso al 6% nel terzo trimestre e con ogni probabilità scenderà ancora nel quarto. Il prossimo anno è sicuro che inizierà l’era del 5%. Se si guarda ai profitti aziendali, alle entrate fiscali e ad altri indicatori, le cose non migliorano e il tasso di crescita del Pil è chiaramente gonfiato. Nel campo delle entrate fiscali e dei profitti aziendali vi è una crescita molto negativa. Anche le entrate fiscali a livello nazionale sono negative per i primi tre trimestri. Come è possibile che il Pil sia cresciuto del 6%?
Andando in alcuni luoghi a osservare, ricercare e parlare con le persone, i rappresentanti di governo sono stati più franchi sul fatto che le loro regioni stanno sperimentando una crescita negativa.
Eppure il governo rivendica che vi è addirittura “progresso nella stabilità” e che “le cose stanno andando meglio, mentre rimangono stabili”. Ma ciò non si accorda con la realtà.
Anche secondo i dati ufficiali, le entrate fiscali nazionali sono diminuite da maggio a settembre di quest’anno. Il tasso di crescita dei profitti aziendali è crollato in modo pesante ed hanno sperimentato una crescita negativa. Il reddito dei residenti non è aumentato in modo rapido. Il reddito da entrate fiscali individuali è calato di circa il 30% nei primi tre trimestri. Queste tre cifre messe insieme formano il Pil, e tutte e tre sono o in salita molto lenta o in discesa. Come mai la loro combinazione porta a una crescita del Pil del 6%?
Se è la riduzione delle tasse che porta a un declino delle entrate fiscali, allora il Pil può davvero mantenere una crescita del 6%. In tal caso, o i profitti delle compagnie sono cresciute più velocemente, o il reddito della gente è schizzato in alto, ma nessuno di questi casi è avvenuto. Ciò significa che la crescita del Pil non può essere così veloce.
Diciamolo chiaramente: il governo dovrebbe riconoscere che l’economia è in gravi difficoltà, deve affrontare questa triste realtà economica e preparare la mente alla riforma.
Come mai la pressione economica verso il basso continua ad aumentare?
Penso che per tutto lo scorso anno la fiducia fra gli imprenditori privati sia rimasta frustrata in mezzo a molti ostacoli e deve ancora recuperare. La mancanza di fiducia fra gli imprenditori, specie il netto caso degli investimenti nel manifatturiero è la causa determinante per il veloce declino della crescita economica. Come riaffermare e rafforzare la fiducia delle imprese private? Senza una grande riforma, come quella di Deng Xiaoping con il suo “viaggio nel sud” del 1992, sarà molto difficile.
Si dice che in una certa provincia, sono emigrati fino al 70% degli imprenditori privati. Ciò è forse un po’ esagerato, ma la verità indiscussa è che in generale fra gli imprenditori privati manca un senso di sicurezza e non hanno piani di investimenti a lungo termine.
Come fare per rendere più sicuri gli imprenditori privati, desiderosi di fare investimenti a lungo termine, e frenarli nella loro volontà di emigrare, trasferendo le loro ricchezze altrove?
Questo può avvenire dando loro libertà e proteggendo davvero il diritto alla proprietà privata e quello degli imprenditori con lo stato di diritto.
Tutti sono coscienti che un’altra importante riforma è quella delle imprese statali. Ad oggi, le imprese statali hanno subito qualche riforma? Tutto quello che abbiamo sentito finora è l’appello a rafforzare la leadership del Partito. Dove sono le riforme capaci di ispirare una vitalità imprenditoriale?
Come è evidente, il fenomeno per cui “lo Stato avanza e il settore privato retrocede (国进民退)” non può essere negato; anche la prevalenza di diverse forme di discriminazione contro l’impresa privata non può essere negata. Come risolvere l’enorme debito delle imprese statali? Lasciare che peggiori e che la gente ne porti il peso? Perché non vendere le imprese statali, vendere i beni statali, e ridurre queste percentuali di debito?
Oltre a ciò, vi sono troppi aspetti del governo e dello Stato che necessitano di un cambiamento. Al presente vuote ispezioni e studi assorbono metà del tempo di molti alti burocrati. La situazione dei quadri più semplici è perfino più miserabile. Ispezioni di sicurezza e lavoro inutile sono in ogni dove. M tutto questo richiede spese finanziarie. Nel terzo trimestre del 2019, la crescita delle entrate fiscali era solo del 3,3%, ma le spese statali sono cresciute del 9,6%. Si può andare avanti così?
Vi è una profonda scarsità di vitalità economica, insieme a una rapida crescita delle spese fiscali non produttive. Come può continuare in questo modo?
21/01/2019 10:00
21/01/2019 08:31
22/09/2017 12:08