Xi Jinping promette 60 miliardi di dollari per lo sviluppo dell’Africa
Johannesburg (AsiaNews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha promesso 60 miliardi alle nazioni africane, da investire in progetti di sviluppo a lungo periodo. L’annuncio è stato fatto ieri presso il Forum China-Africa Cooperation, in corso a Johannesburg. Nonostante la crescita economica cinese stia rallentando, il leader comunista ha voluto sottolineare che si tratta di uno stanziamento “di reciproca utilità. Pechino porterà avanti insieme all’Africa 10 piani di cooperazione nei prossimi 10 anni”.
Questi piani – ha aggiunto – “mirano a rispondere alle necessità più urgenti per il futuro dell’Africa. Parliamo di infrastrutture inadeguate, mancanza di credito e scarsità di personale con una formazione professionale puntata verso il miglioramento della situazione”. Ecco perché una parte dello stanziamento sarà in forma di prestiti a tasso zero.
Molti analisti temono che si tratti dell’ennesimo tentativo cinese di spostare forza lavoro e industrie nel Continente Nero, una sorta di nuova colonizzazione. Pechino ha una lunga storia di interesse economico per i vari Paesi africani, con i quali spesso sigla accordi che promettono denaro in cambio dello sfruttamento esclusivo del sottosuolo da parte di industrie asiatiche.
Dal 2000 al 2011 la Cina ha investito più di 75 miliardi dollari in Africa. Di questi, solo 1,1 miliardi l'anno vengono dichiarati in forma ufficiale come "contributi ai Paesi in via di sviluppo" all'interno dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). L'ammontare degli investimenti americani nello stesso periodo si aggira intorno ai 90 miliardi di dollari.
Pechino cerca con tutti i mezzi di mantenere il segreto sull'esatta cifra riguardo i propri investimenti in Africa. I ricercatori, basandosi su notizie di fonti occidentali e africane, hanno individuato nel periodo considerato 1.673 progetti cinesi nel continente.
I piani di investimento variano sia per finalità che per estensione geografica. Secondo i contratti tracciati dal Centro, si passa da un collegio militare nello Zimbabwe di Robert Mugabe - che non è più ben accetto in Europa - a un teatro dell'opera in Algeria, passando per il Ghana che rappresenta il maggior beneficiato dagli aiuti cinesi.
06/06/2017 08:41