Wuhan, la famiglia di un morto per Covid-19 denuncia il governo per il silenzio sulla pandemia
Zhang Hai ha portato suo padre malato da Shenzhen a Wuhan, in piena epidemia. Nessuno li aveva avvertiti del pericolo. Dopo la denuncia, la polizia lo ha messo sotto sorveglianza.
Wuhan (AsiaNews/Stand News) – Zhang Hai, figlio di un uomo morto a Wuhan per il Covid-19, ha deciso di denunciare e portare in tribunale il governo accusandolo di aver nascosto la gravità della pandemia. Egli chiede un risarcimento di 2 milioni di yuan (circa 253mila euro) ed esige un’inchiesta sull’operato delle autorità per abbandono dei doveri d’ufficio.
La notizia della morte del papà, Zhang Lifa, è girata sui media, ma quella della denuncia è un fatto nuovo, e risale a qualche settimana fa. La coraggiosa mossa di Zhang Hai non ha avuto finora successo: lo scorso 17 giugno egli ha ricevuto una telefonata dalla Corte intermedia di Wuhan, la quale gli ha comunicato che il suo caso non aveva tutte le condizioni per essere portato in tribunale. In compenso, non appena egli ha presentato la denuncia, egli è stato minacciato davanti a casa sua dalla polizia, che lo ha messo sotto sorveglianza.
Zhang Hai ha deciso di non fermarsi, anche se “lo stato di diritto in Cina è oscuro”. All’Apple Daily ha dichiarato: “Mio padre è stato ucciso da qualcuno, dall’assassino, e se tu hai ucciso mio padre, giuro che non ti lascerò andare. Non mi importa chi tu sia”.
Insieme ad altre vittime dei silenzi del governo, Zhang Hai aveva costituito un gruppo di consiglieri legali, che hanno inoltrato le denunce di 20 famiglie. Tutte loro sono state messe sotto sorveglianza e alcune hanno ricevuto telefonate dalla polizia per “consigliarle”. La conclusione è che solo Zhang Hai continuerà la sua battaglia legale.
Il padre di Zhang Hai, nato a Wuhan, era un veterano dell’esercito (v. foto 2) e aveva lavorato nel campo delle armi nucleari. Lo scorso gennaio a Shenzhen ha subito una frattura alle ossa. L’unità a cui apparteneva gli ha consigliato di andarsi a curare a Wuhan, dove le sue spese sarebbero state rimborsate. Nessuno gli ha però detto che Wuhan era nel pieno dell’epidemia. Zhang Hai ha portato suo padre ad un ospedale di Wuhan e lì l’uomo è morto di polmonite acuta da coronavirus.
In seguito, Zhang Hai ha scoperto che l’ospedale aveva un reparto proprio per i malati di Covid-19, ma la autorità sanitarie non gli avevano spiegato dei rischi e non avevano protetto suo padre dal coronavirus.
Il suo pensiero è che se il governo cinese avesse dato in tempo l’allarme per l’epidemia, egli non sarebbe tornato a Wuhan. Per questo egli ha denunciato il governo della città, il governo provinciale dell’Hubei e l’ospedale dell’esercito a Wuhan. Oltre al risarcimento, Zhang Hai esige che il governo della città chieda scusa in pubblico per aver nascosto la gravità dell’epidemia.
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