West Kalimantan, apre la prima università pubblica cattolica in Indonesia
Lo STAKatN era conosciuto con il nome di Istituto superiore pastorale Sant’Agostino. Il lungo percorso per ottenere il riconoscimento statale. Il traguardo raggiunto grazie al sostegno di importanti figure cattoliche locali. L’assenza di sacerdoti e catechisti è uno dei problemi più grandi per la comunità cattolica di Kalimantan. Mons. Pius Riana Prapdi: “l’assenza di educatori cattolici l’ostacolo principale alla diffusione della Fede”.
Pontianak (AsiaNews) – Il 6 aprile scorso a Pontianak, capitale della provincia del West Kalimantan, è stato istituito in via ufficiale lo STAKatN, la prima università cattolica d’Indonesia a ricevere il riconoscimento dello Stato.
Lo STAKatN era conosciuto fino ad oggi con il nome di “Istituto superiore pastorale Sant’Agostino”, fondato nel 2006. Dopo quattro anni dall’apertura, la scuola cattolica ha intrapreso un lungo percorso per ottenere il riconoscimento pubblico. Il processo si è concluso questa settimana, con l’approvazione ufficiale del ministero per gli Affari religiosi.
Alla cerimonia di inaugurazione del nuovo istituto hanno preso parte Lukman Hakim Saiffudin, ministro per gli Affari religiosi, il governatore del West Kalimantan Cornelis e mons. Agustinus Agus, arcivescovo di Pontianak. Andreas, un cattolico locale, racconta ad AsiaNews: “Questo traguardo è stato raggiunto grazie al grande sostegno di importanti figure cattoliche locali, come il governatore della provincia, il vescovo e i sacerdoti”.
Nei suoi 10 anni di storia l’istituto ha formato oltre 1.250 studenti diplomati, 31 dei quali hanno poi intrapreso la carriera universitaria, e ha avviato al lavoro più di 700 ragazzi iscritti ai corsi di formazione professionale.
Durante la cerimonia di inaugurazione, mons. Agus ha invitato tutti gli ex allievi ad aderire alla missione della Chiesa nella provincia, affinché l’educazione cattolica si mantenga forte all’interno della comunità locale. “Offrire un’educazione religiosa alla nostra gente in questo vasto territorio è stato per noi una grande sfida, dal momento che i catechisti sono davvero pochi”, ha detto l'arcivescovo. “Non solo gli insegnanti di formazione cattolica, – ha aggiunto mons. Agus – anche i docenti ‘comuni’ sono una rarità in questa provincia”.
Una recente ricerca dell’Ufficio per l’istruzione locali di Pontianak indica che solo 355 licei di questa enorme provincia hanno un loro insegnante di formazione cattolica. “E noi abbiamo 1.222 licei in tutta la provincia”, ha osservato mons. Agus. Per quanto riguarda le scuole elementari statali, solo 1.603 su 4.341 presentano educatori cattolici nel corpo docente. “E delle 378 scuole superiori, ne abbiamo solo in 89”, ha detto il vescovo.
L’assenza di sacerdoti e catechisti è uno dei problemi più grandi per la comunità cattolica di Kalimantan. In tutto il vasto territorio dell’isola sono presenti solo quattro diocesi nella provincia occidentale, e solo una per ciascuna delle province al centro, al nord, al sud e ad est.
In un’intervista del 2016 ad AsiaNews, mons. Pius Riana Prapdi, vescovo della diocesi di Ketapang (West Kalimantan), indicava l’assenza di un adeguato numero di educatori cattolici come ostacolo principale alla diffusione della Fede. Le difficili condizioni economiche di queste remote aree dell’Indonesia, aggravate dalla mancanza di infrastrutture, pongono lo “sviluppo umano” della popolazione al centro della missione della Chiesa. Secondo mons. Pradpi, una delle vie migliori verso questo obiettivo è offrire la migliore educazione possibile ai giovani locali.