04/06/2015, 00.00
INDIA
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West Bengal, ancora violenze anti-cristiane: vandali attaccano una scuola missionaria

di Nirmala Carvalho
Anonimi assalitori hanno colpito la Believers Church School di Madhyamgram. Devastati suppellettili e mobili, contaminati i filtri dell’acqua, saccheggiate le scorte alimentari. Panico e terrore fra le persone presenti nell’istituto. Attivista cristiano: “secondo, gravissimo episodio” di violenza contro una minoranza pacifica.

New Delhi (AsiaNews) - “Si tratta del secondo, gravissimo episodio di attacco contro i cristiani nel West Bengal” e per questo “esprimo la mia più ferma condanna”. Interpellato da AsiaNews non usa mezzi termini l’attivista cristiano Sajan K. George, presidente di Global Council of Indian Christians (Gcic), contro “il gruppo di miscredenti” che ha “vandalizzato” la Believers Church School a Madhyamgram, nel distretto dei 24 Pargana Nord, nell’India orientale.

L’attacco contro la scuola missionaria è avvenuto ieri, 3 giugno; un gruppo di anonimi assalitori ha attaccato la struttura, distrutto suppellettili e mobili, spruzzato del disinfettante nei filtri dell’acqua. I vandali hanno anche preso scorte alimentari e altro materiale depositato nei magazzini, sparpagliandolo in diverse aree del campus.

Testimoni raccontano che l’attacco ha seminato “panico” e “terrore” fra le persone presenti nell’istituto educativo (nella foto). 

I responsabili della struttura cristiana hanno sporto denuncia alle forze di polizia di Madhyamgram, aggiungendo che sono state rinvenute anche scritte ingiuriose sui muri. Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo e stanno dando la caccia agli autori del gesto, anche se finora gli assalitori non hanno un nome, né una precisa identità. 

Ad AsiaNews l’attivista cristiano Sajan K. George ricorda che “i cristiani sono una comunità minuscola e pacifica” dell’India, impegnata a “servire la nazione attraverso gli istituti educativi, senza praticare alcuna discriminazione”. Per questo “è ancor più grave”, avverte il leader di Gcic, che ad essere colpita da anonimi assalitori sia proprio una scuola. 

Il portavoce dell’arcidiocesi di Delhi p. Savarimuthu Sankar sottolinea che “é necessario mantenere la pace” e la “sicurezza” di ciascun “cittadino”. Egli ricorda anche i numerosi episodi avvenuti di recente di discriminazioni, abusi e violenze contro minoranze e luoghi di culto, appellandosi al governo perché tuteli la salute e i diritti di tutti.

L’incremento di episodi di violenze e intolleranze a sfondo confessionale in India è confermato anche dal Rapporto 2015 sulla libertà religiosa in India, presentato il 1 maggio scorso dalla Commissione Usa per la libertà religiosa nel mondo.

Dalle elezioni generali dello scorso anno e la conseguente vittoria del premier Narendra Modi “sono aumentati gli attacchi compiuti da estremisti indù contro le minoranze religiose. Inoltre si sono moltiplicati i commenti sprezzanti e discriminatori da parte di politici collegati al Bharatiya Janata Party al governo, che non vengono sanzionati per il loro comportamento”.

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