Washington ritirerà le proprie truppe dall’Afghanistan entro l’11 settembre
Joe Biden: sostegno al governo afghano, ma non più sul piano militare. Ci sono 3.500 soldati Usa sul terreno, insieme ad altri 7mila della Nato. I talebani cantano vittoria: gli Stati Uniti hanno perso, ripristineremo il governo islamico. Uno scenario da guerra civile. Il conflitto ha provocato quasi 160mila morti: tra 35 e 43mila sono civili. Le forze Usa hanno subito 2.312 perdite.
Washington (AsiaNews/Agenzie) – Gli Stati Uniti ritireranno le proprie truppe dall’Afghanistan entro l’11 settembre, anniversario degli attacchi alle Torri gemelle e al Pentagono orchestrati da al-Qaeda. L’annuncio è stato fatto ieri dal presidente Joe Biden, che così mette fine alla più lunga guerra mai combattuta dagli Usa.
Con la sua decisione, Biden ritarda di qualche mese il ritiro concordato dall’amministrazione Trump con i Talebani nel febbraio 2020. Esso prevedeva la smobilitazione di tutti i militari Usa e della Nato entro il primo maggio. In cambio, la guerriglia talebana avrebbe dovuto tagliare i legami con le altre organizzazioni jihadiste, deporre le armi e a partecipare alla vita politica del Paese: impegni che secondo Washington sono stati rispettati solo in parte.
I talebani sono fondamentalisti islamici di etnia pashtun, originari del sud del Paese. Essi sono attivi in quasi tutte le province afghane. Washington e le forze dell’Alleanza del nord (formata in prevalenza da tagiki e uzbeki) rovesciarono il governo talebano tra la fine del 2001 e gli inizi del 2002, subito dopo gli attentati dell’11 settembre: il gruppo fondamentalista ospitava i leader di al-Qaeda.
Al momento gli Usa hanno 3.500 soldati in Afghanistan, 2.500 sono inquadrati nella missione Nato. Biden ha sottolineato che gli Stati Uniti continueranno a sostenere il governo afghano, ma non più sul piano militare. L’esecutivo del presidente Ashraf Ghani è impegnato da tempo in colloqui di pace con i talebani; i negoziati stentano però a fare progressi. Secondo la maggior parte degli analisti, i talebani approfitteranno del ritiro statunitense per riconquistare il potere.
Lo scenario che si presenta per il futuro è dunque quello di una nuova guerra civile. In un’intervista alla Bbc pubblicata oggi, un leader talebano ha affermato che il suo gruppo “ha vinto la guerra e gli Usa l’hanno persa”. Haji Hekmat, sindaco “ombra” della provincia settentrionale di Balkh, ha detto in modo altrettanto esplicito che l’obiettivo dei talebani è di ripristinare un emirato islamico governato dalla sharia.
Secondo gli ultimi dati, il conflitto ha provocato quasi 160mila morti: tra 35 e 43mila sono civili. Le forze Usa hanno subito 2.312 perdite.