Washington, Trump revoca nuove sanzioni contro la Corea del Nord
Confusione tra i media: si pensava che il presidente Usa si riferisse a quelle imposte due giorni fa. Portavoce della Casa Bianca: “Trump vuole bene a Kim”. Il leader nordcoreano deciderà presto se proseguire i colloqui e mantenere la moratoria sui test nucleari e missilistici.
Washington (AsiaNews/Agenzie) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, annuncia di aver ordinato il ritiro di nuove sanzioni contro la Corea del Nord, mossa che secondo gli osservatori dimostra l'intenzione di proseguire i negoziati sulla denuclearizzazione con il regime. In un primo momento, si pensava che ieri Trump si riferisse alle sanzioni che il Dipartimento del Tesoro Usa ha imposto due giorni fa a due compagnie di navigazione cinesi, accusate di aiutare il Nord ad eludere le sanzioni.
Citando fonti governative, i media Usa hanno poi chiarito l’equivoco: Trump alludeva a future sanzioni, programmate per i prossimi giorni. L'annuncio giunge in un momento in cui i negoziati per smantellare il programma di armamento nucleare di Pyongyang sono un una fase di stallo, dopo l’insuccesso del vertice di Hanoi tra il presidente Donald J. Trump ed il leader nordcoreano Kim Jong-un. Sarah Sanders, portavoce della Casa Bianca, ha riferito ai giornalisti: “Il presidente Trump vuole bene al presidente Kim e non pensa che queste sanzioni saranno necessarie”.
Nell’atteso secondo vertice Kim-Trump, Washington non ha accettato quella che Ri Yong-ho, ministro degli Esteri di Pyongyang, ha definito “proposte realistiche”. Tra queste vi era la completa dismissione dell’impianto nucleare di Yongbyon, nonché l’interruzione dei test su ordigni atomici e missili a lungo raggio. In cambio, il regime voleva “una parziale revoca delle sanzioni, che ostacolano l'economia civile e il sostentamento del nostro popolo”.
La viceministro nordcoreana agli Esteri, Choe Son-hui, la scorsa settimana ha minacciato di abbandonare i negoziati, dicendo che il regime non ha intenzione di cedere alle richieste “da gangster” di Washington. La funzionaria ha aggiunto che Kim deciderà presto se proseguire i colloqui e mantenere la sua moratoria sui test nucleari e missilistici. Poche ore dopo l’annuncio delle sanzioni contro le compagnie cinesi, i delegati nordcoreani si sono ritirati dall'ufficio di collegamento inter-coreano nella città di confine di Kaesong, aperto lo scorso anno come canale di contatto non-stop fra le due Coree.
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