Wanda nega che il suo presidente sia detenuto. Intanto in borsa le azioni crollano del 10%
Nel weekend si sono diffuse voci che Wang Jianlin e la sua famiglia sono stati fermati all’aeroporto di Tianjin. La compagnia nega e accusa “individui con ulteriori motivi”.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Il gruppo Wanda, fra i più potenti in Cina, ha negato che il suo presidente è stato detenuto dalle autorità cinesi. La notizia diffusa nel weekend dal sito Boxun, con base negli Usa, ha prodotto stamane a un crollo delle azioni della Wanda fino al 10%.
Wanda è uno dei gruppi economici più grandi, con investimenti che comprendono proprietà edilizie, alberghi, parchi-giochi. Il suo capo, il miliardario Wang Jianlin (v. foto), è considerato l’uomo più ricco della Cina. Nei mesi precedenti la Wanda è stata frenata dal governo nel compiere investimenti all’estero, bloccando acquisizioni in Gran Bretagna e Stati Uniti.
La Boxun ha riportato che Wang e la sua famiglia sono stati bloccati dalla polizia all’aeroporto di Tianjin, dove avrebbe dovuto imbarcarsi in un aereo privato per la Gran Bretagna.
Oggi, la dichiarazione ufficiale della Wanda afferma che “individui con ulteriori motivi hanno creato e diffuso di recente voci viziose sul presidente del gruppo Wanda” e che “tutte queste voci sono senza fondamento”.
Alla borsa di Hong Kong la Wanda Hotel Development è crollata del 10%, per poi assestarsi a un meno 4,62; alcuni titolo legati alle proprietà del gruppo sono scesi del 2,4%.
La Wanda ha dichiarato che denuncerà per vie legali i media responsabili della diffusione delle voci.
Questo di oggi è il secondo tonfo borsistico sostenuto dalla Wanda in pochi mesi. In giugno è successa una cosa simile dopo una serie di controlli a sorpresa che hanno mostrato un grande volume di debiti della compagnia. Il mese scorso, per bilanciare la sua situazione, la Wanda ha venduto alberghi e parchi di divertimento per un valore di 9,5 miliardi di dollari.
26/01/2021 11:09