07/04/2023, 09.26
EMIRATI ARABI UNITI
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Vicario d’Arabia: Chiesa migrante, ‘diversa e unita’ da Pasqua e battesimo

di mons. Paolo Martinelli*

Nel messaggio per la Pasqua mons. Martinelli racconta la comunità locale composta da “nazioni, culture, lingue e riti diversi”. Chiamati a testimoniare che si può essere “al tempo stesso diversi e uniti”. Un mondo segnato da guerre, divisioni, estremismi e muri ha bisogno della “testimonianza” cristiana. 

Abu Dhabi (AsiaNews) - Una “Chiesa di migranti” composta da “persone di nazioni, culture, lingue e riti diversi” che trova unità e coesione nella medesima “fede nella Pasqua” e mediante “un unico battesimo” che rende comunità viva. Con un richiamo all’unità nella diversità, mons. Paolo Martinelli, vicario apostolico dell’Arabia meridionale (Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen) rivolge un messaggio in occasione della festa ai fedeli della regione del Golfo, in larghissima maggioranza lavoratori migranti. Nel suo intervento, inviato ad AsiaNews, il prelato ricorda che “siamo chiamati a testimoniare che è possibile essere, al tempo stesso, diversi e uniti”. Perché, avverte, il mondo segnato oggi da guerre, divisioni, estremismi e muri ha bisogno “più che mai di questa testimonianza”.

I valori di unità nella diversità, di incontro, dialogo sono fra gli elementi fondanti della “Casa della Famiglia Abramitica” inaugurata a metà febbraio ad Abu Dhabi. Un complesso interreligioso frutto della visita di papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti nel 2019 assieme alla firma del documento sulla fratellanza con l’imam di al-Azhar e formato da una chiesa, una moschea e una sinagoga, definito un simbolo “contagioso, vivo e illuminante”. Presentando il luogo di culto l’ex segretario personale di papa Francesco mons. Gaid Yoannis Lahzi aveva sottolineato che la comunità cristiana è formata da lavoratori migranti , alcuni dei quali “figli di seconda generazione”. Negli Emirati, ha aggiunto, vivono “più di 200 nazionalità diverse ed è un Paese dove tutti possono esercitare” la fede “liberamente”. 
Di seguito, il messaggio integrale per la Pasqua di mons. Martinelli:

Cari fratelli e Sorelle, 

Possa il Signore infondere su di voi la pace e la gioia del Cristo risorto. 

Auguro a tutti voi le benedizioni e la gioia per la Pasqua. 

In realtà, la festa della Pasqua non è solo una semplice celebrazione come molte altre. Essa è la ragione fondante della nostra fede cristiana. La fede cristiana è una fede pasquale che trova il proprio fondamento nella passione, nella morte e nella resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. 

Tutto nel cristianesimo trae la propria origine in quella mattina della domenica, quando la tomba in cui Gesù è stato sepolto viene ritrovata vuota da alcune donne e parte degli apostoli. In un modo che è tanto misterioso quanto reale e concreto, Gesù appare dinnanzi a loro. Da qui nasce anche l’annuncio che è parte della fede cristiana: Gesù Cristo, il crocifisso, è risorto, è davvero risorto!

Ed ecco che questo annuncio di gioia e di speranza risuona ancora oggi in un mondo afflitto da così grandi sofferenze e da notevole incertezza. Vi sono guerre e conflitti che sono forieri di morte e distruzione per molti in diverse parti della terra. Alle volte persino nei nostri cuori, allorché nutriamo dei dubbi e ci facciamo sorprendere da paure circa il futuro. Abbiamo bisogno di una fattiva speranza sulla quale costruire le relazioni e per mezzo della quale promuovere il bene comune, insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà.

Proprio in queste giornate vi lancio un invito, perché tutti voi possiate riscoprire la bellezza del nostro battesimo, attraverso il quale siamo resi partecipi della risurrezione di Cristo e diventiamo tutti noi figli di Dio.

Accogliamo con gioia l’annuncio della Pasqua, che proclama la vittoria sul male e sulla morte, e diventiamo promotori della riconciliazione e di un mondo più fraterno.

Siamo una Chiesa di migranti, composta da persone di nazioni, culture, lingue e riti diversi. Ma siamo uniti dalla stessa fede nella Pasqua e da un unico battesimo. Siamo chiamati a testimoniare che è possibile essere, al tempo stesso, diversi e uniti. Perché il mondo ha bisogno oggi più che mai di questa testimonianza.

Invoco infine su di voi e sulle vostre famiglie la benedizione della Santissima Trinità.

Possa il Signore infondere la pace e la gioia nei vostri cuori. Cristo è risorto. Egli è davvero risorto!

Buona Pasqua a tutti!

* vicario apostolico dell’Arabia meridionale (Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen)

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