Vicario d’Arabia: ‘fratellanza umana’ per sanare i conflitti in Medio oriente
Proseguono gli attacchi degli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen. Stallo sulle trattative fra israeliani e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza. A cinque anni dal viaggio di Francesco nel Golfo mons. Martinelli parla di “momento drammatico” nella storia dell’umanità e della regione. Il documento sottoscritto con l’imam “profetico” in una prospettiva di pace.
Abu Dhabi (AsiaNews) - A cinque anni dal viaggio apostolico di papa Francesco e in un “momento drammatico” della “storia dell’umanità” e del Medio oriente in particolare è fondamentale “diffondere a tutti” lo spirito del documento sulla fratellanza ed essere “promotori di pace e giustizia”. É quanto sottolinea mons. Paolo Martinelli, vicario apostolico dell’Arabia meridionale (Emirati Arabi Uniti, Oman e Yemen), in una lettera pastorale ai fedeli inviata per conoscenza ad AsiaNews per celebrare la visita del pontefice in terra d’Arabia. Egli ricorda l’incontro con l’imam di al-Azhar e la firma del documento sulla “Fratellanza umana”, testo “profetico” in una regione segnata dai conflitti, e ringrazia il predecessore mons. Paul Hinder e il leader degli Emirati Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
Intanto sul fronte della diplomazia appare in stallo la mediazione fra Israele e Hamas per un cessate il fuoco a Gaza, mentre continuano le operazioni dell’esercito nella Striscia con nuove vittime fra i palestinesi. Proseguono anche i raid dell’aviazione statunitense contro obiettivi Houthi in Yemen; le milizie legate all’Iran da settimane sono attive nel mar Rosso con assalti alle navi battenti bandiere occidentali e israeliane, per colpirne gli interessi e paralizzare il traffico in una delle aree strategiche per il commercio globale in un quadro di crescente tensione. Una rappresaglia che si è inasprita all’indomani dell’uccisione di tre soldati Usa in Giordania in una operazione che Washington attribuisce alla Repubblica islamica, sebbene Teheran respinga ogni accusa di coinvolgimento. Ieri, infine, gli Houthi hanno promosso una manifestazione a Sana’a per protestare contro gli attacchi americani e rinnovare la solidarietà ai palestinesi.
Ecco, di seguito, ampi passaggi della lettera pastorale di mons. Martinelli:
Vi scrivo per invitarvi a celebrare il quinto anniversario del viaggio apostolico di papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti (Eau) e della firma del documento sulla “Fratellanza umana” ad Abu Dhabi. Vorrei che dopo cinque anni ricordassimo questo evento straordinario che ha segnato profondamente il nostro vicariato apostolico e il nostro Paese, e che ha fornito un impulso decisivo al dialogo interreligioso.
Il ricordo di quei giorni ci riempie ancora oggi il cuore di gratitudine e ci risveglia un profondo senso di responsabilità per la Chiesa e per il mondo intero. [...] La venuta di papa Francesco nella nostra Chiesa locale è stata una occasione per riconoscerci come parte dell’unica Chiesa di Cristo e per rinnovare il nostro impegno per una testimonianza cristiana umile e fedele, nel contesto della Penisola Arabica.
In particolare, nessuno può dimenticare la gioia di aver partecipato, direttamente o indirettamente, alla celebrazione eucaristica presieduta da papa Francesco nella Zayed Sports City di Abu Dhabi, il 5 febbraio. Credo sia qui utile ricordare, a cinque anni di distanza, le parole del pontefice durante la sua omelia: “[...]Voi siete un coro che comprende una varietà di nazioni, lingue e riti; una diversità che lo Spirito Santo ama e vuole sempre più armonizzare, per farne una sinfonia. Questa gioiosa polifonia della fede è una testimonianza che date a tutti e che edifica la Chiesa”.
Cari fratelli e sorelle, queste parole ci illuminano e allo stesso tempo sono una sfida per noi. Con queste espressioni, papa Francesco riconosce il carattere unico della nostra Chiesa, che comprende persone provenienti da oltre cento Paesi diversi, portatori di culture, lingue, tradizioni e riti differenti. La polifonia che siamo chiamati a realizzare non riguarda solo noi, ma è una responsabilità verso tutta la Chiesa. Vivere la diversità nell’unità è il nostro compito principale. Siamo una Chiesa di migranti, siamo una “Chiesa pellegrina”. E quindi abbiamo l’opportunità unica di arricchirci a vicenda condividendo i nostri doni, talenti, culture e tradizioni. La Chiesa e il mondo hanno bisogno di vedere in noi che la diversità non è un problema o un ostacolo, ma una ricchezza che viene da Dio per il bene di tutti.
Insieme alla visita del Santo Padre, ricordiamo anche il quinto anniversario del Documento sulla Fratellanza umana per la pace nel mondo e la convivenza, firmato da papa Francesco e dal grande imam di al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb il 4 febbraio 2019. È un documento profetico, una pietra miliare destinata a segnare il futuro delle relazioni tra le religioni.
[...]
Vi invito a rileggere questo documento, a farlo conoscere e a diffonderlo a tutti. Vi invito a utilizzarlo nei momenti di formazione cristiana. Questo documento è un nuovo capitolo nella storia delle relazioni tra persone di fedi diverse. Riconosciamo che siamo diversi. Siamo chiamati a conoscerci, a rispettarci e a camminare insieme promuovendo la pace e la giustizia, la fraternità umana e la convivenza pacifica, il ruolo della donna nella società, salvaguardando sempre il creato come dono di Dio per il bene di tutti.
L’educazione è la via principale per creare una società che sia più umana e fondata sulla convivenza reciproca. Dobbiamo comunicare questi valori decisivi alle nuove generazioni, per una società migliore e per il bene comune. In questo momento drammatico della storia dell’umanità, segnato da tanti conflitti, sentiamo la responsabilità di diffondere a tutti lo spirito del documento di Abu Dhabi. La nostra fede cristiana ci spinge a testimoniare la gioia del Vangelo e ad essere promotori di pace e giustizia con tutti gli uomini di buona volontà.
Infine, come sapete, il documento sulla Fratellanza umana ha ispirato la nascita della Casa della famiglia Abramitica, inaugurata il 16 febbraio dello scorso anno. Si tratta di una realtà che riunisce tre luoghi di culto: una moschea, una sinagoga e una chiesa cattolica [...] dedicata a San Francesco d’Assisi, l’uomo della pace e della fratellanza universale.
Invito ancora una volta i nostri fedeli a partecipare alle iniziative promosse dalla Casa Abramitica, che sosteniamo con convinzione. Vogliamo gridare al mondo che è possibile camminare insieme a persone di fedi diverse, lavorare per la pace e promuovere un mondo più fraterno.
14/02/2024 16:39