Viaggio del premier Oli in India: nessuna interferenza sulla Costituzione, solo accordi commerciali
La visita ufficiale del primo ministro nepalese durerà sei giorni. Previsto anche un incontro con Narendra Modi. È la prima visita dopo la fine dell’embargo indiano sulle merci esportate. Il governo del Nepal ha delineato linee guida ben precise per gli incontri: non dovranno mettere in discussione la laicità dello Stato e la nuova Costituzione. Si prevede la firma di quattro memorandum di intesa in materia commerciale.
Kathmandu (AsiaNews) – Il primo ministro del Nepal Khadga Prasad Sharma Oli atterrerà domani in India per una visita ufficiale di sei giorni, durante i quali incontrerà anche la controparte indiana. Si tratta della prima visita di Stato dopo la fine dell’embargo indiano sulle merci esportate, durato cinque mesi, che ha gettato il Nepal sul lastrico e minacciato la sopravvivenza della popolazione. Il premier tenterà di ristabilire i rapporti bilaterali messi a repentaglio dal lungo blocco, ma ha ricevuto direttive ben precise dal suo gabinetto: nessuna trattativa sul tema della laicità della Costituzione. Gli incontri affronteranno solo temi economici e ci si aspetta la firma di quattro accordi di intesa (MoUs, memorandums of understanding) per far ripartire il Paese, ancora segnato dal terremoto dello scorso aprile.
Al termine della riunione di governo C.P. Mainali, vice primo ministro, ha dichiarato: “Il Nepal e il suo popolo sono stati feriti in modo serio dall’embargo dell’India e riteniamo che questa visita deve sottolineare la nostra intenzione di non subire l’intervento e l’influenza da parte del confinante. Abbiamo approvato alcune linee guida e intimato ad Oli di non firmare alcun accordo che possa consentire all’India di esercitare influenza e sovranità su di noi. Abbiamo chiesto al premier di non compromettere temi come la laicità e il pieno rispetto dei diritti, compresa la libertà religiosa”.
La posizione del leader è condivisa da tutte le forze politiche. Netta conferma arriva da Pradeep Nepal, membro del partito Uml, che ha detto: “Il premier Oli deve domandare il motivo reale dell’embargo e far sapere all’India che la Costituzione nepalese non è un suo problema”.
Rajan Bhattarai, esperto di relazioni tra i due Paesi, spiega che “l’India vuole penetrare in Nepal e influenzarne la popolazione e i progetti di sviluppo. In questo momento di crisi, il Nepal deve dimostrare che è indipendente”.
Ad ogni modo, il portavoce del governo Sherdhan Rai ha affermato che “con ogni probabilità la visita non affronterà alcun tema sensibile, come la laicità dello Stato i diritti delle minoranze [motivo ufficiale del blocco delle merci, ndr]. Invece ci prepariamo a siglare alcuni progetti di assistenza da parte dell’India”.
Gli accordi previsti sono quattro: il primo riguarda lo stanziamento di una linea di credito da un miliardo di dollari [circa 899 milioni di euro, ndr] per progetti infrastrutturali, annunciato nella visita di Modi dell’agosto 2014; il secondo un altro miliardo di dollari per la ricostruzione dopo il terremoto, annunciato nella Conferenza dei donatori di giugno. Un terzo accordo verrà firmato da Radio Nepal e All India Radio per programmi di scambio tra le due emittenti; l’ultimo accordo prevede l’importazione di 80 MW di elettricità lungo la linea di trasmissione Dhalkebar- Muzaffarpur installata di recente.
Dinesh Bhattarai, ex ambasciatore alle Nazioni Unite, conclude: “C’è un calo di fiducia tra le leadership dei due Paese. La visita ha l’obiettivo di ridurre questo deficit”.
03/08/2016 14:30