15/02/2016, 12.23
THAILANDIA
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Vescovo thai: “La persona umana non può mai essere materiale in vendita”

di Weena Kowitwanij

Nel suo messaggio per la Quaresima, mons. Philip Banchong Chaiyara, presidente della Commissione di giustizia e pace, ha fatto appello ai fedeli affinché “avvertano i bisogni dei fratelli e non solo i propri”. Questo tempo speciale “ci stimola a cercare la misericordia di Dio e a portarla alle persone meno fortunate, che soffrono della siccità dei campi e di quella dei cuori egoisti”.

Bangkok (AsiaNews) – La persona umana “non può mai essere materiale in vendita o un oggetto da cui trarre benessere. Dobbiamo imparare ad avvertire le necessità del nostro prossimo oltre alle nostre e capire la vera dignità e valore di ogni persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio”. Lo scrive mons. Philip Banchong Chaiyara, vescovo di Udon Ratchathani (nel sud-est del Paese) e presidente della Commissione di giustizia e pace, nel messaggio di Quaresima indirizzato ai fedeli della diocesi. Nel lettera intitolata “Misericordia io voglio, non sacrificio”, il vescovo esorta a “cambiare i nostri cuori induriti in cuori di carne e sangue; rimpiazzare il consumo non necessario con lo spirito di sacrificio; mettere da parte l’avidità per un cuore di amore e misericordia, nella condivisione con i fratelli”.

Il vescovo poi descrive i diversi volti della sofferenza umana, sofferenza a cui la Quaresima porta consolazione: “Ogni giorno nascono sempre più bambini, che crescono in fretta insieme a molti genitori responsabili che lavorano duro per guadagnare il cibo per tutta la famiglia. Questo avviene però in mezzo ad un ambiente inquinato e in mezzo a montagne di spazzatura e di rifiuti delle persone ricche. In molti Paesi – prosegue il presule – molte persone devono fare i conti con mancanza di beni primari di consumo, a causa delle siccità prodotte dal cambiamento climatico e alla siccità dei cuori egoisti”.

“Tutti questi fattori – avverte mons. Chaiyara – ci chiamano ad un cambiamento di comportamento, ad avere una condotta che porti alla condivisione eguale dei beni all’interno della società, per tornare alla vera volontà con la quale Dio ci ha creati”.

Per questa Quaresima, spiega il vescovo, “papa Francesco ci ha chiesto di compiere una missione speciale: di vivere più intensamente e in modo speciale il momento della celebrazione e dell’esperienza della misericordia di Dio, che si comunica attraverso Gesù Cristo. Sua Santità ripete di continuo che la misericordia di Dio ci rivela la strada per raggiungere il peccatore, per offrirgli un nuovo sguardo su sé stesso perché possa convertirsi”.

La mia preghiera, conclude mons. Banchong Chaiyara, “è che in questa Quaresima 2016 i fedeli cattolici si impegnino a considerare la propria vita basata sulla Parola e sul messaggio di papa Francesco, in modo da vedere i propri errori e correggerli. Dobbiamo aiutare gli altri perché sono nostri fratelli e sorelle, senza avvantaggiarci in modo ingiusto alle spalle dei poveri, che non hanno educazione né opportunità. Grazie all’intercessione di Maria, nostra Madre, possa Dio donarci la forza per condurre la nostra vita secondo la sua volontà”.

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