24/03/2014, 00.00
INDIA
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Vescovo di Vasai, Pasqua è "la primavera della Chiesa": previsti 130 battesimi

di Nirmala Carvalho
Sono tutti catecumeni adulti, preparati da catechisti laici per oltre un anno. Per mons. Felix Machado le conversioni sono "segno di una fede vibrante, che non ha paura". La settimana santa cadrà nel pieno delle elezioni generali, ma non c'è alcuna paura per i fondamentalisti indù: "Battezzare ed essere battezzati significa esercitare il nostro diritto costituzionale di libertà religiosa". Il primo incontro con papa Francesco.

Mumbai (AsiaNews) - Il prossimo 19 aprile, Veglia di Pasqua, 130 catecumeni adulti della diocesi di Vasai (Maharashtra) riceveranno il battesimo. Un momento, spiega ad AsiaNews il vescovo Felix Machado, che è "segno di una fede vibrante, perché rappresenta la primavera della Chiesa". Non soltanto per i cattolici, ma per l'intera società indiana: "La cerimonia avverrà nel pieno delle elezioni, ma non ho paura del clima politico che potrà esserci in quei giorni: saremo nel pieno della settimana santa, sono certo che la religione sarà una luce per tutto il popolo".

I 130 adulti che si preparano a ricevere il battesimo, spiega mons. Machado, "sono stati preparati e seguiti da catechisti laici, secondo il Rito dell'iniziazione cristiana degli adulti (Rica). La perseveranza e lo zelo missionario dei laici è encomiabile".

Il prossimo 7 aprile inizierà la prima fase delle elezioni per formare il nuovo Parlamento del governo centrale dell'India. Più di 800 milioni di persone andranno al voto, che si concluderà il 12 maggio. In quel periodo, alcuni temono che le minoranze del Paese - come quella cristiana, che rappresenta il 2,3% della popolazione - possano essere prese di mira dai fondamentalisti indù per motivi politici.

Tuttavia mons. Machado ricorda che "la libertà religiosa è un nostro diritto costituzionale. Io non nascondo nulla e insieme ai 130 catecumeni, come cittadini rispettosi della legge, eserciteremo l'art. 25 della Costituzione indiana: libertà di coscienza e libera professione, pratica e diffusione della fede". Il vescovo di Vasai riconosce che "in alcuni partiti politici ci sono individui a noi ostili e che inventano false accuse di conversioni forzate. Ma questo è un insulto alle persone. Io per primo infatti cerco di scuotere le persone che vengono da me chiedendo di essere battezzati: vorrebbero farlo in sei mesi, ma faccio comprendere loro che c'è bisogno di una preparazione più solida, che può durare anche più di un anno. La loro pazienza e la loro perseveranza dimostrano che c'è libertà religiosa".

Circa un mese fa mons. Machado è stato a Roma, dove ha incontrato per la prima volta papa Francesco. Con il Santo Padre ha discusso dell'Evangelii Gaudium, spiegando come l'esortazione apostolica lo abbia ispirato nella sua missione di vescovo. "In genere le persone seguono il cristianesimo finché è facile - racconta il prelato ad AsiaNews -, ma il vero test arriva quando si incontrano le difficoltà. Papa Francesco ha detto che è la Chiesa che dovrebbe vivere con i poveri: egli ha articolato molto bene quello che noi [in India] cerchiamo di fare da diversi anni".

 

 

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