10/09/2008, 00.00
VIETNAM
Invia ad un amico

Vescovo di Thai Binh, la violenza delle autorità di Hanoi sarà condannata dal mondo

Il presule ha risposto così alle minacce proferite dai responsabili della pubblica sicurezza verso i pacifici manifestanti che chiedono la restituzione dei terreni della parrocchia di Thai Ha. Nuove manifestazioni di solidarietà dei vescovi.
Hanoi (AsiaNews) – Si intitola “chi prende la spada morirà di spada” una dichiarazione diffusa oggi dal vescovo di Thai Binh, mons. Francis Nguyen Van Sang, con la quale si ammoniscono le autorità di Hanoi: “usare la spada contro civili innocenti è vergognoso” e “sarà condannato dall’opinione pubblica internazionale”. La sua dichiarazione è una risposta agli articoli di New Hanoi e People’s Police dell’8 settembre, nei quali i generali Nguyen Van Huong, viceministro della Pubblica sicurezza e Nguyen Duc Nhanh, direttore dell’Agenzia di pubblica sicurezza di Hanoi, mettono in guardia l’arcivescovo della capitale, mons. Ngo Quang Kiet, i suoi sacerdoti ed i fedeli su un imminente giro di vite.
 
La minaccia riguarda le pacifiche veglie di preghiera che i cattolici della parrocchia di Thai Ha organizzano da tempo per chiedere la giusta restituzione dei terreni illegalmente sottratti alla loro chiesa. Il vescovo Nguyen ha spiegato che i parrocchiani hanno più volte chiesto la requisizione della proprietà, protestando per l’illegalità della sottrazione, ma inutilmente. In risposta alle loro legittime richieste, il governo ha lanciato una campagna mediatica di false accuse e li ha fisicamente attaccati. “Solo chi manda totalmente di ogni coscienza può ignorare la verità”, ha commentato l’arcivescovo, aggiungendo che “la disonestà e la brutalità non potranno dominare per sempre”.
 
Intanto, come da Hanoi riferisce ad AsiaNews padre Nguyen, “migliaia di cattolici continuano a riunirsi ogni giorno in preghiera”. “Vanno in processione – aggiunge – fino al terreno in questione dove la maggior parte del tempo stanno in silenzio e pregano per ore, sfidando il freddo della pioggia o il calore del sole”. “La preghiera do protesta – dice ancora – è veramente pacifica. A volte si cantano inni, qualche volta recitano il rosario. Ma non gridano mai, né scandiscono slogan. Stanno in silenzio, ma chiedono risolutamente giustizia”.
 
Ieri, intanto, un altro vescovo è venuto  Thai Ha a portare solidarietà. E’ mons. Cosme Hoang Van Dat di Bac Ninh, arrivato con 39 sacerdoti e centinaia di fedeli. “Abbiamo pregato per voi da lontano – ha detto, arrivando – oggi voglio essere con voi, nel luogo dove venivo a messa da bambino, per esprimere la mia solidarietà con voi”.
 
Peraltro, mons. Cosme Hoang è vescovo di Bac Ninh, nel nord del Paese, da aprile. La settimana scorsa ha riconsacrato a Tam Dao una chiesa, che era stato presa dalle autorità 54 anni fa.
TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Vescovo vietnamita: Con Hanoi nessun progresso nella libertà religiosa
02/12/2016 12:05
Il vescovo di Kontum fermato dalla polizia, con l’accusa di aver “battezzato persone”
27/04/2011
Anche il terreno di Thai Ha è divenuto un parco pubblico
09/10/2008
Ancora tensioni tra gruppi cattolici e autorità vietnamite
21/05/2009
La polizia vietnamita ha fatto di tutto, ma invano, per fermare un pellegrinaggio a Thai Ha
05/05/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”