Vescovo di Rajshahi: Basta uccisioni basate sulle ‘fake news’
Le dicerie riguardano soprattutto l’accusa di abusi su minori. Il pettegolezzo viene diffuso sui social e scatena la furia omicida di folle ignoranti e inclini al pregiudizio. Presidente della Commissione episcopale Giustizia e pace: “Coloro che diffondono false notizie vogliono distruggere la pace nel Paese”.
Dhaka (AsiaNews) – Almeno sei persone sono state linciate a morte e altre 25 ferite nelle ultime settimane in Bangladesh, dove spesso i social media diffondono false notizie, in particolare di abusi su minori. Gli ultimi due linciaggi sono avvenuti il 21 luglio a Savar e Keraniganj, vicino Dhaka. Nel frattempo tra la popolazione si è diffuso il panico di rimanere coinvolti in assassinii dettati da “fake news”. Il cattolico Sagar Sonjib Corraya afferma: “Quando esco di casa ho paura di rimanere vittima del sospetto che io sia un rapitore di bambini. Persone innocenti hanno perso la vita per falsi pettegolezzi. Per questo ogni volta che esco di casa porto con me la tessera del lavoro”.
Milioni di persone vivono nella stessa paura. Infatti il solo sospetto di violenza o abuso su minore scatena folle inferocite, la maggior parte persone senza istruzione e inclini al pregiudizio. Per frenare la diffusione delle false notizie, la polizia ha iniziato a diffondere messaggi di avvertimento con il microfono. Md. Moniurizaman, ispettore nella stazione di Sonargaon a Narayanganj, riporta: “Usiamo il microfono per lanciare appelli a non divulgare false notizie. Se qualcuno nota un rapitore di minori, deve avvisarci invece di ucciderlo”.
Le forze di sicurezza hanno arrestato otto persone che avevano scritto su Facebook che “il ponte di Padma [mega-progetto in fase di edificazione, ndr] deve essere costruito con teste umane e sangue”. Ad AsiaNews mons. Gervas Rozario, presidente della Commissione episcopale Giustizia e Pace, dichiara: “Per costruire il ponte non serve nessuna testa. Coloro che diffondono dicerie vogliono distruggere la pace nel Paese”. Secondo il vescovo, titolare della diocesi di Rajshahi e vice presidente della Conferenza episcopale del Bangladesh, “le autorità devono arrestare e punire chi diffonde voci infondate. Se la polizia diventa intransigente, il problema si risolverà”.
Il vescovo ritiene che coloro che diffondono false notizie su qualcuno hanno in realtà uno scopo per preciso: “Trarre vantaggio da quell’omicidio”. Al momento infatti per nessuna delle vittime linciate è stato provato che fossero rapitori di bambini. Sagar Sonjib Corraya conclude: “Possa Dio Onnipotente smuovere la coscienza delle folle che uccidono persone innocenti”.
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