30/04/2004, 00.00
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Vescovo di Ambon si appella all'ONU e al mondo per la pace nelle Molucche

Ambon (AsiaNews)  - Gruppi di musulmani e cristiani armati di bombe artigianali e di strumenti militari hanno ancora combattuto oggi, venerdì 30, nella città di Ambon, capitale della provincia del Sud Molucche, lasciando almeno 15 feriti e decine di case bruciate. Le violenze, che sono ormai al sesto giorno hanno causato, finora più di 34 morti. Si teme che tutta la regione possa ancora sprofondare in una guerra  fra cristiani e musulmani, simile a quella di 3 anni fa, che costò la vita a circa 5 mila persone e produsse oltre 500 mila profughi.

 

Oggi mons. Pietro Canisius Mandagi, vescovo di Amboina, ha lanciato un Messaggio Sos, in lingua inglese e indonesiano, per chiedere "alle Nazioni Unite e a tutti i paesi" un aiuto per riportare la pace ad Ambon e alle Molucche.

Il vescovo, dopo aver dato alcune informazioni sulle origine della crisi attuale "che causa enormi sofferenze ai civili della città di Ambon", afferma che "sembra non vi sia una via d'uscita". Per questo egli domanda alle Nazioni Unite e a tutte le nazioni di "difendere i diritti del popolo di Ambon a una vita sicura nella città". Se la violenza non può essere fermata, egli domanda alla comunità internazionale "di aiutare tutti gli abitanti di Ambon che vogliono vivere in pace, a evacuare fuori della città, fuori delle Molucche, e perfino fuori dell'Indonesia, dove potranno vivere senza paura e violenze".

Ecco il testo completo del messaggio Sos:

 

S.O.S

La diocesi di Amboina (Ambon), nelle  Molucche, Indonesia , si rivolge alle Nazioni Unite e a tutte le nazioni del mondo dando queste informazioni:

1. Il 25 aprile 2004, ad Ambon si è tenuta una cerimonia per l'anniversario della dichiarazione di indipendenza della Repubblica delle Molucche del Sud (Republik Maluku Selatan – Rms). La polizia è intervenuta per arrestare 24 persone, fermarle al quartier generale e interrogarle.

2. Un gruppo di persone che aveva accompagnato i detenuti alla sede della polizia, tornando a casa, ha trovato la strada sbarrata da un gruppo sedicente "Pro-NKRI" (NKRI = Negara Kesatuan Republik Indonesia = L'indivisa repubblica dell'Indonesia).

3. Questa è stata la scintilla che ha fatto sorgere nella città di Ambon aspri scontri, tuttora in corso.

4. Per 5 giorni è continuata una catena di disordini che ha prodotto l'incendio di molte case ed edifici pubblici, l'uccisione di persone, spari in tutta la città e la fuga della gente in cerca di sicurezza..

5. Valutando questa situazione, sembra non vi sia via di uscita; [nello stesso tempo, essa] causa molte sofferenze ai civili della città di Ambon,

 

PER QUESTO CI APPELLIAMO ALLE NAZIONI UNITE E A TUTTE LE NAZIONI

1. Per difendere il diritto del popolo di Ambon a una vita sicura dentro la città.

2. Per domandare con urgenza al governo indonesiano, in particolare il governo centrale, di porre fine al più presto possibile a:

a) ogni attacco reciproco fra gruppi cristiani e musulmani;

b) agli incendi e distruzioni di case e strutture pubbliche.

3. Per prendersi cura delle vittime di queste violenze, soprattutto dei rifugiati il cui numero sta aumentando di giorno in giorno.

4. Se la violenza non può essere fermata, per aiutare l'evacuazione della gente di Ambon che vuole vivere in pace, in luoghi fuori da Ambon, fuori dalle Molucche o perfino fuori dell'Indonesia, dove essi potranno vivere senza paura e disordini.

5. Per pregare per il bene dei cittadini di Ambon.

 

Rendiamo pubblico questo messaggio di Sos. Noi e la popolazione di Ambon vi siamo grati per la vostra gentile  solidarietà. La benedizione di Dio sia su tutti voi.

Ambon, 30 Aprile 2004   

( firmato)                                

Msgr. P.C. Mandagi MSC,

Bishop of Amboina

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