Vescovo della Chiesa ucraina-Patriarcato di Mosca contro Putin: "È un bandito"
Mosca (AsiaNews) - Sulla politica russa in Crimea continuano le dichiarazioni critiche del Cremlino da parte di rappresentanti della Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Mosca, che fanno pensare a un graduale allontanamento anche dal patriarca Kirill. Il metropolita di Cherkasy e Kanev, Sofrony, ha lanciato dure critiche contro i funzionari russi, originari delle sua regione, che hanno sostenuto l'intervento militare in Ucraina chiesto da Vladimir Putin, da lui definito esplicitamente "bandito". Lo riporta il sito di informazione religion.in.ua. "In tutta la sua storia l'Ucraina ha visto molti casi di tradimento - ha dichiarato - e i traditori ci sono anche ai nostri tempi. Capisco, si tratta di soldi, fama, influenza e potere, ma dove è la coscienza?".
Il riferimento è ad alcuni dei più alti funzionari del governo russo, come il presidente del Senato, Valentina Matvienko - che ha sostenuto dal punto di vista legislativo l'invio di truppe nella repubblica ex sovietica - e il ministro della Cultura, Vladimir Medinskii - che ha organizzato una petizione tra attori, musicisti e registi in sostegno della politica di Putin. "Sono imbarazzato per lei, Valentina Matvienko - ha detto Sonufry - sono imbarazzato per i suoi parenti che ancora vivono a Cherkasy. Lei è cresciuta qui, come ha potuto agire con un così basso rispetto della sua gente, chiedendo a quel bandito di Putin (non lo si può chiamare diversamente) di inviare truppe qui, contro i suoi compatrioti?". "Vorrei guardare negli occhi il ministro della Cultura russo che è di Smela (città nella provincia di Cherkasy, ndr) - ha aggiunto - Quale è la sua cultura? Conosce la storia e le sofferenze degli ucraini?".
"Se siete intelligenti e il vostro cervello funziona oltre il 4%, tornate in voi - ha invitato Sofrony - rimediate ai vostri sbagli terribili e criminali contro la vostra gente, perché Dio non vi perdonerà questo".
In precedenza, anche lo stesso reggente della Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato di Mosca, il metropolita di Chernovtsy e Bukovina, Onufry, si era espresso contro il conflitto armato. In un'intervista al giornale del Patriarcato di Mosca, aveva auspicato che la Russia facesse "tutto il possibile per preservare l'integrità territoriale dell'Ucraina", avvertendo che "in caso contrario verrà inferta una sanguinosa ferità all'unità dei nostri due popoli, che si rifletterà in modo doloroso sulle nostre relazioni reciproche".
Per diversi analisti ormai è evidente che la Chiesa ucraina-Patriarcato di Mosca sta prendendo sempre più le distanze dalla Russia; secondo fonti di AsiaNews vicine al Patriarcato, all'interno del Santo Sinodo, inoltre, sta prevalendo la linea di dura sconfessione di Onufry. (NA)
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