Vescovo dell’Orissa: contro la violenza dialogo e preghiera
Bhubaneswar (AsiaNews) - I cattolici devono essere istruiti "ad avere un atteggiamento di rispetto e tolleranza” e a mantenere “buone relazioni con le persone delle altre religioni”. Lo afferma ad AsiaNews mons. Raphael Cheenath, vescovo di Cuttack-Bhubaneswar, nello stato dell’Orissa, dove i cristiani soffrono persecuzioni e violenze da parte di gruppi fondamentalisti indù.
I sacerdoti e i religiosi, secondo mons. Cheenath, “devono predicare e promuovere incontri per diffondere il messaggio di amore, pace e reciproca accoglienza che riguarda tutte le persone”. Questo invito dell’arcivescovo indiano giunge da uno Stato nel quale da molti anni le chiese cristiane sono oggetto di una vasta campagna di attacchi, violenze e intimidazioni da parte di fazioni fondamentaliste indù, come il Vishwa Hindu Parishad (il Consiglio nazionale indù) e le Rashtriya Suang Sevak (RSS). In Orissa negli ultimi anni molti cristiani sono stati uccisi, centinaia di tribali divenuti cristiani sono stati riconvertiti con la forza all’induismo, numerose chiese sono state distrutte.
Mons. Cheenath invita i sacerdoti della sua diocesi a tenere discorsi e interventi per incontrare persone di altre religioni e passare del tempo con loro. “I preti devono interessarsi della salvezza anche dei non cristiani, perché Gesù è venuto a salvare tutti”, sottolinea il vescovo, per il quale in ogni liturgia si deve inserire una preghiera dei fedeli per i non cristiani.
“I sacerdoti non devono parlare contro le altre religioni durante le omelie”, afferma il vescovo, per il quale “bisogna creare un’atmosfera di dialogo in ogni parrocchia: solo in uno spirito di amicizia si può trasmettere il Vangelo in un contesto multiculturale e multireligioso come quello della società indiana”.