Vescovo dei dalit: Prego per Joe Biden e Kamala Harris. Non dimenticatevi degli ultimi
Mons. Sarat Chandra Nayak, vescovo di Berhampur (Orissa), manda i suoi auguri al nuovo presidente degli Stati Uniti e alla sua vice. La speranza che la Harris, originaria di una famiglia indiana di casta alta, non dimentichi di guardare anche gli indigenti e i fuori casta. A entrambi, il vescovo chiede di portare luce anche “nei lati più oscuri” dell’India e del mondo.
Berhampur (AsiaNews) – Un augurio che è una preghiera, ma anche una raccomandazione: che il nuovo presidente Usa, Joe Biden e la sua vice Kamala Harris non dimentichino “gli ultimi”. È quanto esprime ad AsiaNews mons. Sarat Chandra Nayak, vescovo di Berhampur (Orissa). Mons. Nayak (foto 2) è presidente dell’Ufficio della conferenza episcopale indiana per le caste schedate e le classi arretrate (in pratica: i dalit e i tribali). La preghiera di mons. Nayak sembra rispondere ai dubbi che molti indiani hanno espresso all’elezione della signora Harris: se lei, provenendo da una famiglia di casta alta, avrebbe aiutato anche i fuoricasta.
Tutti noi siamo nati in un ambiente particolare, ma Dio non vuole che noi ci seppelliamo nell’ambiente di origine. Il nostro ambiente ha un impatto sul nostro sviluppo personale ma lo sviluppo non dipende solo da esso. Se fosse così, noi saremmo incatenati al passato. Una persona di questo tipo non può emergere dall’ambiente in cui lui o lei sono stati cresciuti. Io credo che Dio voglia che noi ne veniamo fuori e non rimaniamo nel passato.
Trovo che Kamala Harris sia una personalità indipendente, che pensa in modo indipendente e nelle sue posizioni precedenti ha lavorato per i settori svantaggiati della società. Guardo alla nuova posizione di Kamala Harris in modo positivo. La sensibilità verso i diritti umani e verso la dignità umana è evidente. Penso che lei mostrerà ancora di più questa umanità per tutti e non solo per le tematiche femminili. Credo che lei e la sua squadra saranno sensibili ai bisogni dell’intera comunità, specie gli indigenti.
Si dice che il colore è nel profondo della pelle, ma la casta penetra fino alle ossa, è un elemento di discordia.
Prego che ella sia dotata di sensibilità verso gli elementi umani e abbia sentimenti verso l’indigenza che la circonda. Che sia sensibile ad ogni dettaglio. Magari non sarà capace di fare tutto, ma quando guarderà ai dettagli, potrà essere cosciente dei più abbandonati nella popolazione e della loro situazione, senza guardare [da lontano] le periferie, con uno sguardo alle alte sfere.
Se penetra in un livello più profondo dell’esistenza umana, sarà cosciente dei dettagli e anche della situazione nel mondo, specie quella in India. Ella non dovrebbe essere cieca al lato più oscuro dell’India e del mondo, dove gente degli strati più bassi e i poveri continuano a soffrire.
Già abbiamo visto che essi hanno affrontato il tema dei migranti. Ciò manifesta questa umanità. Il mondo ha insieme un lato brillante e un lato oscuro. I nostri sforzi devono mirare a ridurre il lato più oscuro e illuminarlo.
Sono molto positivo verso il presidente Joe Biden e Kamala Harris e il loro staff. Ho scoperto che vi sono molti americani di origine indiana nell’amministrazione. Le loro decisioni avranno un impatto nel mondo intero. Attendiamo gli sviluppi con grande speranza.
La mia preghiera e i miei auguri per il presidente Joe Biden e la vice-presidente Kamala Harris.
(Ha collaborato Nirmala Carvalho)
24/04/2020 12:53