Vescovo clandestino dell’Hebei diventa membro dell’Associazione patriottica
Roma (AsiaNews) – Mons. Francesco An Shuxin, già vescovo sotterraneo (coadiutore) di Baoding, è divenuto membro dell’Associazione patriottica (Ap) della città, molto famosa per la persecuzione contro i cattolici. Intanto prosegue l’arresto di diversi sacerdoti sotterranei, che vengono liberati solo se accettano di iscriversi all’Ap, che ha come ideale la costruzione di una Chiesa indipendente da Roma, ed è bollata dal Vaticano come “inconciliabile con la dottrina cattolica”.
Fonti di AsiaNews affermano che mons. An Shuxin, dopo anni di prigionia nelle mani della polizia, era combattuto da tempo se entrare nella Chiesa ufficiale o no. Fonti vaticane e locali confermano ad AsiaNews che la Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli (Propaganda Fide) gli ha fatto pressione per uscire dalla clandestinità, riconoscendolo come uno dei vescovi più maturi e con più futuro. Pur ubbidendo al Vaticano egli però voleva non essere parte dell’Ap, che in tutti questi decenni ha arrestato vescovi e sacerdoti, chiuso santuari, seminari sotterranei e dissolto comunità. Lo stesso mons. An Shuxin, era stato liberato solo il 24 agosto 2006, dopo 10 anni di prigionia in un luogo sconosciuto.
Ma l’Ufficio affari religiosi è stato irremovibile e in cambio dell’ufficialità – e la libertà di lavorare come vescovo – ha esigito l’iscrizione all’Ap. La decisione ha portato scompiglio e amarezza fra i fedeli di Baoding, in maggioranza non ufficiali, e dei sacerdoti che vedono il vescovo come un “traditore”. Ma c’è imbarazzo anche in Vaticano perché le sue buone intenzioni (dare più libertà al vescovo) sono state inghiottite dai sospetti dell’Ap che, non fidandosi del nuovo arrivato, continua a controllare mons. An Shuxin in tutti i suoi movimenti, impegnandolo in conferenze e incontri, trascinato come un trofeo che dimostra la “vittoria” dell’Ap e la “bontà” della politica religiosa del governo.
Il Vaticano ha sempre sperato che il governo cinese accetti per tutti i vescovi (ufficiali e sotterranei), sacerdoti e religiose la registrazione presso l’Ufficio degli affari religiosi, senza essere iscritti all’Ap. Ma il governo sembra non transigere sulla sua linea che porta avanti da oltre 50 anni.
Molti fedeli di Baoding, però, parlano di contraddittorietà della politica vaticana e della sua distanza dalla Lettera del papa ai cattolici cinesi. Infatti, la lettera di Benedetto XVI bolla come "inconciliabile con la dottrina cattolica" l'Ap e le sue azioni, ma nello stesso tempo, nessuno ha mai domandato ai vescovi di uscire dall'associazione.
L’Hebei è la regione cinese con la maggior concentrazione di cattolici, almeno 1,5 milioni, per la maggior parte radunati in comunità non ufficiali. Proprio in questa provincia si concentra il maggior sforzo per eliminare la Chiesa sotterranea. Tre vescovi sotterranei dell’Hebei sono tuttora “desaparecidos” nelle mani della polizia. Uno di essi è proprio l’ordinario di Baoding, mons. Giacomo Su Zhimin 75 anni, arrestato e scomparso dal 1996. Vi è poi mons. Cosma Shi Enxiang (diocesi di Yixian), 86 anni, arrestato e scomparso il 13 aprile 2001; mons. Giulio Jia Zhiguo (diocesi di Zhengding), 74 anni, scomparso per l’ennesima volta il 30 marzo scorso.
L’Ap continua a far arrestare sacerdoti sotterranei, volendoli convincere a sottomettersi al suo controllo. P. Chen Hezhao, 40 anni, sacerdote di Aoxin (Baoding), è stato arrestato dalla polizia nel luglio scorso e trasferito in un luogo segreto. Era appena arrivato dalla Francia, dove aveva compiuto i suoi studi di perfezionamento.
In compenso, 2 sacerdoti della diocesi di Baoding, su una diecina arrestati negli ultimi 2 anni, sono stati liberati nell’agosto scorso e hanno partecipato a un incontro dell’Ap: segno che la loro liberazione è stata data in cambio dell’iscrizione all’associazione.