Vescovi indiani suggeriscono come scegliere i candidati alle elezioni
New Delhi (AsiaNews) Saranno più di 670 milioni gli indiani, dai 18 anni in su, che si recheranno alle urne per le elezioni (le prime totalmente elettroniche) che si terranno dal 20 aprile al 10 maggio. A giustificare questa tornata elettorale è stata la decisione del partito di maggioranza al governo, il Bharatiya Janata Party (BJP), lo scorso 6 febbraio, di sciogliere il Parlamento sei mesi prima della fine naturale del mandato. Una decisione che molti analisti ritengono sia stata suggerita dal desiderio di trarre vantaggio dalla recente crescita economica e dal boom dei raccolti.
Le minoranze religiose (cristiani e musulmani) temono però che un aumento di potere del BJP si coniughi con una maggiore influenza di quel fanatismo indù che ha più volte soppresso con violenza i loro diritti religiosi sanciti dalla Costituzione.
All'inizio di marzo, la Conferenza Episcopale Indiana (CBCI) ha rivolto il seguente appello a tutti gli elettori (non solo ai cattolici):
Man mano che le elezioni si avvicinano, ogni cittadino si augura di avere rappresentanti e leader capaci di guidare la nazione verso una maggiore pace, armonia e prosperità. Ogni cittadino ha la possibilità di esercitare il suo potere di scelta e mandare al Parlamento nazionale, e a quelli statali, i candidati che lui ritiene validi.
La Conferenza Episcopale Indiana esorta ogni cristiano e credente in Dio a digiunare e pregare per una pace completa, giusta e libere elezioni in tutto il Paese. La CBCI invita con forza ogni cattolico, ed ogni persona di buona volontà con diritto di voto, ad esercitare con la massima serietà il dovere civico a loro richiesto.
Allo stesso tempo, ci appelliamo ai candidati alla ricerca dei voti dell'elettorato affinché riflettano profondamente sui compiti derivanti dall'impresa in cui si stanno imbarcando. Ogni cittadino con diritto di voto dovrebbe esercitare questo suo privilegio il giorno delle elezioni. Rifuggire da questa responsabilità significa abdicare a un diritto-dovere democratico.
Coscienti di quanto appena detto, rivolgiamo ai nostri cari cittadini alcuni consigli.
Ogni elettore ha la responsabilità di votare per una persona che:
1. Rispetta la vita dal concepimento alla morte come un prezioso capolavoro della creazione divina;
2. Si batte per ed è guidato da valori che promuovono la dignità umana, l'eguaglianza sociale, l'armonia religiosa e l'integrità nazionale;
3. Proteggerà i diritti fondamentali di ogni cittadino sanciti dalla Costituzione indiana;
4. Lavorerà per un completo miglioramento della condizione dei poveri e degli emarginati;
5. Difenderà e farà progredire la coesione sociale, l'armonia pubblica e il pluralismo culturale;
6. Affronterà autenticamente problemi sociali come la disoccupazione, la discriminazione verso certi settori della società e il fondamentalismo religioso;
7. Cercherà con tutte le sue forze di impedire la corruzione e i comportamenti immorali a tutti i livelli della società;
8. Si impegnerà per un completo miglioramento del suo collegio elettorale, senza dimenticare però una visione nazionale dei problemi;
9. Promuoverà veri valori religiosi e non utilizzerà la religione per fini settari e di divisione sociale.
Ringraziamo e preghiamo Dio perché ci guidi tutti mentre siamo impegnati insieme agli altri nella costruzione di una nazione dove libertà, fraternità e progresso diventino una realtà.