Vescovi filippini: laici, testimoni coraggiosi della fede per non credenti, poveri ed emarginati
Manila (AsiaNews/Cbcp) - Nell'anno dedicato ai laici, la Conferenza episcopale filippina (Cbcp) invita la comunità cattolica a vivere con coraggio la propria fede; i vescovi rinnovano un accorato appello alla missione, che deve abbracciare non credenti, giovani e i meno fortunati. Fra le molte iniziative promosse dalla Chiesa vi è la campagna "Scegli di essere coraggioso", promossa proprio per rispondere ai bisogni di quanti hanno abbandonato la fede o non hanno ancora incontrato Cristo e il Vangelo. Lee-An Rosal, responsabile della comunicazione on-line di Choose to Be Brave, racconta che "la Cbcp ha deciso di dar vita a una campagna che unisse tutte le organizzazioni dei laici, dando loro modo di aiutare queste categorie di persone in difficoltà".
L'iniziativa è stata ideata e lanciata nel dicembre scorso dal presidente della Conferenza episcopale mons. Socrates B. Villegas, arcivescovo di Lingayen-Pangasinan, assieme al responsabile della Commissione episcopale per i laici e vescovo di Parañaque mons. Jesse E. Mercado. Gli attivisti di Choose to Be Brave hanno suddiviso la società in 12 diverse categorie, per fornire un migliore servizio e raggiungere il maggior numero di persone. Esse sono: cattolici non praticanti; giovani professionisti; famiglie separate; senzatetto e disoccupati; carcerati; agricoltori e pescatori; amici in difficoltà; impiegati governativi; organizzazioni civiche; insegnati; popolazioni indigene; santi laici ed eroi cattolici filippini.
Lee-An Rosal sottolinea che le parrocchie, le singole comunità e i movimenti laici "possono promuovere attività di loro iniziativa", mettendo in pratica le direttive tracciate dai vescovi. Per dare maggiore risalto alla campagna, i promotori hanno allestito il sito internet choosetobebrave.com che viene aggiornato con regolarità sui contenuti delle iniziative. Le attività hanno una valenza nazionale e locale, che parte dalla capitale e tocca molte località sparse per l'arcipelago. Nel sito vi è anche un forum di incontro e confronto fra le varie iniziative e sui temi più disparati. I fedeli, aggiunge la responsabile della comunicazione on-line, sono inoltre invitati a comunicare e rilanciare conversazioni e idee sugli account dedicati di Facebook e Twitter.
Con l'inizio della Quaresima ha inoltre preso il via un corso di formazione in rete, che continuerà per tutto il resto dell'anno: "I vescovi hanno compreso - spiega Lee-An Rosal - l'importanza della formazione on-line, perché molti hanno chiesto di poter seguire il catechismo [su internet]". La rete, conclude l'attivista, è una risorsa fondamentale "per raggiungere queste persone". Secondo i promotori di Choose to Be Brave, i laici filippini sono sempre più convinti che "bisogna testimoniare Cristo non solo nelle attività religiose, ma anche nella sfera pubblica e privata"; per questo è importante "parlar dei Gesù e della sua Chiesa in pubblico".
Nel documento che ha dichiarato il 2014 "Anno dei laici", i vescovi filippini hanno rivolto un duro richiamo alle responsabilità e ai doveri dei cristiani nella vita pubblica, partendo dalla lotta alla corruzione fino alla difesa della vita. In questo anno i prelati intendono evocare con forza il tema della "coerenza tra fede e vita quotidiana" dei cattolici, indicando una metodologia che prevede una maggiore condivisione fra i laici della propria esperienza di fede.