Vescovi filippini: Media e social network, strumento per l’incontro con Papa Francesco
Manila (AsiaNews/Cbcp) - Preparare i giovani sul piano spirituale "all'incontro" con Papa Francesco, in occasione del viaggio apostolico nelle Filippine in programma nel 2015, usando i nuovi media e i social network. È questo l'obiettivo che anima il Summit cattolico sui social media Versione 3.0, in programma il 13 e 14 settembre a Lingayen (provincia di Pangasinan, sull'isola di Luzon) e aperto a tutti. A illustrare i criteri che hanno portato all'organizzazione di Csms v3.0 è il presidente della Conferenza episcopale e arcivescovo diocesano di Lingayen-Dagupan, mons. Socrates B. Villegas. Sottolineando il ruolo essenziale dei social quale "luogo di incontro", il prelato ricorda ai fedeli che essi sono al contempo un mezzo privilegiato per rendere possibile "l'incontro con Dio, perché Egli è fra noi".
A promuovere e organizzare l'evento i membri di YouthPinoy (Yp), un movimento giovanile appassionato di missione online attraverso l'uso della Rete; il gruppo intende rispondere in prima persona all'appello di Papa Francesco, che invita ad un "incontro autentico" in vista del viaggio apostolico nelle Filippine in programma dal 15 al 19 gennaio 2015.
Il presidente dei vescovi filippini chiede di riflettere su "come Gesù Cristo potrebbe usare oggi i social, quali sarebbero le funzioni, cosa direbbe ai fedeli". Secondo Villegas, ciò che farebbe Cristo è "quanto sono chiamati a fare i fedeli" avendo gli stessi mezzi a disposizione.
Egli parla di una "nuova piazza" per lo scambio di argomenti, opinioni, per ascoltare ed essere ascoltati. "Facciamo in modo che i social media - avverte il prelato - diventino uno strumento per promuovere la pace, l'armonia, per fare amici nel villaggio globale". Prendendo spunto dall'esortazione apostolica "Evangelii Gaudium", egli chiama a raccolta tutti i cristiani per "rinnovare l'incontro personale con Gesù Cristo".
Mons. Hubert C. Vergara, vescovo di Pasig e presidente della Commissione episcopale per le Comunicazioni sociali e i mass media, aggiunge che "una cultura dell'incontro" necessita di "orecchie in grado di ascoltare" e di "cuori desiderosi di capire" culture e tradizioni "diverse". Per il prelato "l'autostrada digitale" è costellata di persone che "sono ferite", uomini e donne "alla ricerca di salvezza o speranza". Anche nei social network, conclude, vi sono testimoni di Cristi che "amano e chiedono di essere amati".