Vescovi coreani: "Fermare le minacce alla dignità della vita"
Seoul (AsiaNews) In Corea del Sud "si stanno diffondendo nuove tendenze che minacciano la dignità della vita umana, come le ricerche sugli embrioni portate avanti dal dott. Hwang". Lo ha dichiarato mons. Pietro Lee Ki-heon, presidente della Commissione per la pastorale della famiglia della Conferenza episcopale coreana (Cbck) durante un incontro in cui ha spronato i cattolici ad andare avanti nell'attuazione dei programmi a sostegno della famiglia e della vita.
Fra le linee guida emerge la necessità di un forte coinvolgimento dei laici oltre alla necessità di portare avanti e migliorare in ogni diocesi i programmi pre-matrimoniali. Secondo la Commissione, inoltre, "l'educazione del laicato alla bioetica deve avvenire prima di tutto attraverso il messaggio domenicale".
Mons. Lee e gli altri prelati hanno poi proposto di stabilire una sottocommissione per pianificare e coordinare l'attività della Pastorale della Famiglia ed hanno anche elaborato un piano per integrare i programmi prematrimoniali e quelli sulla bioetica di ciascuna diocesi. Essi hanno espresso il loro consenso alla crescita di programmi educativi per adolescenti, per la catechesi della famiglia, per i fidanzati e per chi è già sposato.
Mons. Lee ha spiegato: "Ci vuole prima un'educazione al matrimonio e ai figli, prima che possiamo stabilire la corretta cultura della vita". Ha anche chiesto che "ogni diocesi faccia del suo meglio per un'opera educativa sistematica e per lo scambio di informazioni".