24/01/2025, 09.00
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Vescovi Europa e Nord America: da fragile tregua a ‘pace autentica’ in Terra Santa

Le notizie di oggi: Hanoi e Seoul pronte a concludere accordo sulle armi da 300 milioni. Ministro saudita degli Esteri oggi a Damasco per incontrare la nuova leadership. Commissione pachistana per i diritti umani: progressivo deterioramento nell’ultimo biennio della libertà di espressione. Condannato a morte in Cina anche il responsabile di uno dei tre attacchi a stranieri avvenuti lo scorso anno. 

 

TERRA SANTA
“Siamo venuti in Terra Santa, in questo Anno del Giubileo, come pellegrini della speranza”, auspicando che l’accordo sul cessate il fuoco “avrebbe retto”. È quanto afferma il Coordinamento delle Conferenze episcopali per il sostegno alla Chiesa in Terra Santa [meglio noto come Coordinamento Terra Santa che riunisce conferenza episcopali di Europa e Nord America], a conclusione della visita annuale dal 18 al 23 gennaio. I vescovi auspicano che quanti in Israele e Palestina “hanno sofferto le atrocità della violenza e della guerra possano ricostruire le loro vite distrutte”. In quest’anno giubilare, concludono, la speranza è che la tregua “segni l’inizio di una pace autentica e duratura”.

VIETNAM - COREA DEL SUD
Hanoi e Seoul sono pronte a concludere un accordo sulla fornitura di armi, primo fra i due Paesi, per un valore di 300 milioni di dollari. Lo riferisce la Yonhap, che rilancia fonti dell’industria del settore secondo cui è al vaglio la spedizione (anche) di 20 obici semoventi K9. Inoltre, un battaglione dell’Esercito popolare del Vietnam ha tenuto un corso di formazione di esperti sud-coreani a novembre. Hanoi vuole diversificare la fornitura per ridurre la dipendenza dalla Russia.

A. SAUDITA - SIRIA
Il ministro saudita degli Esteri principe Faisal bin Farhan Al-Saud è oggi a Damasco per incontrare alti funzionari della nuova amministrazione siriana. Il capo della diplomazia di Riyadh è stato per l’ultima volta nel Paese nell’aprile 2023, ricevuto dall’allora presidente Bashar al-Assad nel tentativo di mettere fine all’isolamento regionale dell’ex dittatore, oggi in esilio in Russia. Il mese successivo l’Arabia Saudita aveva invitato Assad a un vertice della Lega Araba a Riyadh.

CINA
Pechino ha condannato a morte l’uomo responsabile dell’attacco a colpi di coltello di una madre e un bambino di nazionalità giapponese, durante il quale è rimasta uccisa una donna cinese che ha cercato di proteggerli. Lo riferisce il governo di Tokyo, secondo cui il 52enne Zhou Jiasheng aveva agito in preda alla disperazione dopo aver perso il lavoro ed essere sommerso di debiti. L’attacco era avvenuto fuori da una scuola giapponese nella provincia cinese di Suzhou, uno dei tre episodi di attacchi a stranieri in Cina lo scorso anno.

PAKISTAN
Progressivo deterioramento della libertà di espressione dal voto di sfiducia contro l’ex premier Imran Khan nell’aprile 2022. E un inasprimento delle restrizioni che riguarda alcuni media in particolare mentre altri godono di maggiore libertà. È quanto emerge nel rapporto biennale, pubblicato ieri, della Commissione per i diritti umani del Pakistan (Hrcp) che mostra elementi di criticità come censura e attacchi ai cronisti. I media digitali offrono un barlume di speranza. 

INDIA
Un tribunale in India ha condannato a morte cinque uomini per stupro di gruppo e omicidio di un adolescente, l’assassinio del padre della ragazza e la nipote di pochi anni. Il crimine risale al gennaio 2021 quando gli uomini hanno offerto alla famiglia - membri di una comunità tribale del Chhattisgarh - un passaggio a bordi di moto. In seguito hanno bastonato a morte il padre che cercava di impedire la violenza sessuale e ucciso la nipote. La ragazza è morta giorni dopo.

RUSSIA
Si tengono a Mosca manifestazioni e incontri per ricordare la figura di p. Aleksandr Men nei 90 anni dalla nascita. Il “padre del dissenso” e della ripresa spirituale russa fu assassinato nel 1990 mentre si recava nella sua chiesa di Semkhoz, a 30 km dalla capitale, dove si radunavano i gruppi di seguaci ortodossi, cattolici, protestanti, ebrei e persone alla ricerca di una verità più grande.

COREA DEL NORD - TURKMENISTAN
L’agenzia Techinsider ha presentato la lista dei Paesi con il più alto livello di censura per i giornalisti ed è quasi impossibile l’accesso a internet. Al primo posto Corea del Nord ed Eritrea, al terzo il Turkmenistan che nei 20 anni di potere dei Berdymukhamedov vede un “controllo assoluto di tutti gli aspetti della vita sociale, e la stampa si occupa solo del culto delle personalità”.

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