Vergognose le dichiarazioni di Weisel sul Papa
Roma (AsiaNews) Il P. David Maria Jaeger, israeliano, francescano di Terrasanta, è fortemente amareggiato per le dichiarazioni sul Papa fatte da Elie Weisel sul Corriere della Sera di oggi (17 novembre 2003). Egli le definisce "vergognose" e consiglia a Weisel di "chiedere perdono".
In un suo commento scritto, fatto pervenire ad AsiaNews il francescano, che è portavoce della Custodia di Terrasanta, ha detto: "Le dichiarazioni contro il Papa, attribuite dal Corriere della Sera di oggi ad Elie Weisel sono vergognose. Si ravveda e ne chieda perdono. Voglia inoltre riconoscere che l'invettiva anti-cattolica non debba essere meno inaccettabile di quella anti-ebraica, e che noi, cattolici ed ebrei, dobbiamo lottare insieme contro i pregiudizi e la disinformazione, non gli uni contro gli altri".
Nell'intervista riportata sul Corriere della Sera, Elie Wiesel, massimo portavoce degli ebrei in diaspora, critica le parole del Papa a proposito della barriera che divide israeliani e palestinesi: "Dal leader spirituale di una delle più grandi e importanti religioni al mondo dice nell'intervista - mi aspettavo qualcosa di ben diverso ovvero una dichiarazione che condannasse il terrore e l'assassinio di innocenti, senza mischiarli a considerazioni politiche".
Il Papa alla preghiera dell'Angelus di domenica aveva esortato a costruire la pace in Terrasanta, ricordando che "La costruzione di un muro tra il popolo israeliano e quello palestinese è vista da molti come un nuovo ostacolo sulla strada verso una pacifica convivenza. In realtà, non di muri ha bisogno la Terra Santa, ma di ponti! Senza riconciliazione degli animi, non ci può essere pace".
Il Papa, dopo aver condannato gli attentati terroristi in Iraq e in Turchia, aveva aggiunto: "In tale contesto, rinnovo la mia ferma condanna anche per ogni azione terroristica compiuta, in questi ultimi tempi, in Terra Santa".
Alcuni giorni fa, (il 10 novembre), incontrando una rappresentanza di membri dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina, il Pontefice aveva affermato: "Il terrorismo deve essere condannato in tutte le sue forme. Esso non è solo il tradimento della nostra comune umanità, ma è assolutamente incapace di fondare le basi politiche, morali e spirituali per la libertà e l'autodeterminazione di un popolo". (CB)
25/07/2005