Vaticano e Gran rabbinato di Gerusalemme lodano la solidarietà per Haiti
La Commissione mista, nella sua dichiarazione finale, afferma che la crisi ambientale che sta colpendo il mondo va affrontata sulla base del necessario rispetto del legame della dimensione trascendente del creato, perché “non tutto ciò che è tecnicamente realizzabile è eticamente accettabile”. Alla Sinagoga di Roma, Benedetto XVI “ha riaffermato categoricamente l'impegno della Chiesa cattolica e il suo desiderio di approfondire il dialogo e la fraternità con il Giudaismo”.
Città del Vaticano (AsiaNews) – Le vittime del terremoto di Haiti, dove ancora oggi è stata registrata una nuova violenta scossa, ma dove si segnala anche il “miracolo” del salvataggio (nella foto) di alcuni spravvissuti, sono state ricordate dalla commissione bilaterale Vaticano-Gran rabbinato di Israele. Nella dichiarazione a conclusione dei lavori, svoltisi in Vaticano, si legge che “i membri della commissione hanno espresso le loro preghiere per le vittime e per la guarigione dei sopravvissuti e hanno lodato i soccorsi internazionali e gli aiuti per la ricostruzione di Haiti”.
L’incontro aveva al centro dei lavori il tema della tutela del creato e in proposito il documento afferma che “l’umanità oggi si trova a fronteggiare una unica crisi ambientale, che è sostanzialmente il frutto di uno sfrenato sfruttamento materiale e tecnologico. Mentre questa sfida va naturalmente affrontata attraverso i necessari strumenti tecnologici oltre che con autolimitazione, umiltà e disciplina” la commissione “sottolinea l’essenziale necessità per la società di riconoscere la dimensine trascendente del Creato, che è cruciale per assicurare uno sviluppo e un progresso sostenibili in modo moralmente responsabile. Non tutto ciò che è tecnicamente realizzabile è eticamente accettabile. E’ questa presa di coscienza che assicura che ogni aspetto del progresso umano promuova il benessere delle future generazioni e santifichi il Nome divino, così come la sua assenza conduce a conseguenze distruttive per l’umanità e l’ambiente e Lo profana”.
Riferendosi infine alla “storica visita” di Benedetto XVI alla sinagoga di Roma, si sottolinea come in tale occasione il Papa ha ribadito la “inequivocabile condanna dell’antisemitismo e dell’antigiudaismo” e “ha riaffermato categoricamente l'impegno della Chiesa cattolica e il suo desiderio di approfondire il dialogo e la fraternità con il Giudaismo e con il popolo ebreo, secondo la 'Nostra Aestate', il conseguente magistero”.
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