Uttar Pradesh: donna bruciata viva da due poliziotti
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – Ha rifiutato di pagare una mazzetta a due agenti e per questo è stata bruciata viva. È accaduto a una donna di 40 anni originaria dell’Uttar Pradesh, morta questa mattina per le ustioni subite. Il fatto è avvenuto ieri ed è stata la stessa vittima, Neetu Dwivedi, a denunciare l’accaduto al procuratore, poco prima di spegnersi in ospedale. Il chief minister dello Stato indiano settentrionale, Akhilesh Yadav, ha sospeso i due poliziotti e ordinato un’inchiesta. Gli accusati negano ogni responsabilità e affermano che è stata la donna a darsi fuoco.
Neetu si era recata alla stazione di polizia di Barabanki per informarsi sul rilascio del marito, detenuto dopo un interrogatorio. I due agenti le avrebbero chiesto 100mila rupie (circa 1.440 euro) per liberarlo. Dal letto dell’ospedale di Lucknow dove è stata ricoverata con l’80% del corpo ustionato, la donna ha raccontato di aver subito abusi ed essere stata umiliata per essersi rifiutata di pagare la mazzetta, prima di essere bruciata viva.
Il figlio della vittima, giornalista di una testata locale in lingua hindi, ha dichiarato di volere giustizia. L’omicidio è avvenuto a circa un mese da quello di Jagendra Singh, reporter bruciato vivo da alcuni poliziotti nel distretto di Shahjahanpur, sempre nell’Uttar Pradesh.