Uttar Pradesh, scarcerato e scagionato il pediatra critico del governo Modi
In un discorso, Kafeel Khan si è scagliato contro la nuova legge sulla cittadinanza, che discrimina i musulmani. Per i giudici, il medico non minaccia la sicurezza nazionale. Egli ha messo a nudo la cattiva gestione della sanità pubblica. Amici e colleghi: È il simbolo della lotta contro l’oppressione religiosa. Partito al potere: È al servizio dell’opposizione.
New Delhi (AsiaNews) – Un pediatra dell’Uttar Pradesh è stato scarcerato il primo settembre dalla prigione di Mathura, e prosciolto da ogni accusa, dopo aver trascorso oltre 200 giorni in cella per aver criticato la controversa legge sulla cittadinanza, che discrimina gli immigrati di fede islamica.
In un discorso pronunciato lo scorso dicembre all’università islamica di Aligarh, Kafeel Khan ha accusato il governo del premier Narendra Modi di portare avanti politiche settarie e ignorare i veri problemi del Paese, come ad esempio il peggioramento delle condizioni di salute dei bambini, la disoccupazione in crescita e il cattivo stato dell’economia.
Per i giudici, le parole di Khan non volevano incitare all’odio e alla violenza: al contrario, esse rappresentavano un richiamo “all’unità tra i cittadini”. Per tale motivo, l’Alta corte di Allahabad ha stabilito che la sua detenzione era illegale. Il medico era stato imprigionato in base a una severa legge che autorizza lunghi periodi di carcerazione preventiva nei confronti di individui sospettati di minacciare la sicurezza nazionale.
Insieme ad altri otto medici, Khan era già finito in prigione tre anni fa per la morte di oltre 70 bambini nell’ospedale pubblico di Gorakhpur, dove prestava servizio come praticante. La maggior parte delle giovani vittime morirono per l’esaurimento delle scorte di ossigeno. La direzione dell’ospedale si era difesa sostenendo che le forniture erano state bloccate per il mancato pagamento di conti arretrati (85mila euro), fatto che le autorità negano.
Lo scorso settembre, il pediatra è stato scagionato da ogni accusa. Da un’indagine governativa era emerso che in realtà egli aveva pagato di tasca propria l’acquisto di 250 bombole di ossigeno per salvare più bambini possibile.
Per colleghi e amici, il governo ha preso di mira Khan perché egli ha messo a nudo le carenze della sanità pubblica. I suoi sostenitori lo considerano un simbolo della lotta contro l’oppressione religiosa, alimentata nel Paese dall’amministrazione Modi. Per il Bharatiya Janata Party, al potere dal 2014, Khan ha in realtà ambizioni politiche e lavora per i leader dell’opposizione.
25/02/2020 09:00