Uttar Pradesh, arrestati quattro cristiani per ‘conversioni forzate’
I fedeli sono stati interrogati e in seguito rilasciati. Attivisti di estrema destra li accusavano di raduno illegale. Sajan K George: “Nel 2018 molestati tanti pastori. Il 2019 non preannuncia nulla di buono”.
Mumbai (AsiaNews) – La polizia dell’Uttar Pradesh ha arrestato, e poi rilasciato, quattro cristiani con l’accusa di conversioni forzate. Lo comunica Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), che denuncia “la detenzione dei cristiani a Kasimaba, nel distretto di Gazipur”. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi, ma è stato reso noto solo oggi.
I fermati sono Sonu Kumar, Rakesh Maurya, Satnam e Shribaghwan alias Munna. Il leader cristiano racconta che gli uomini sono stati fermati con la falsa accusa di condurre “conversioni forzate” nel villaggio e per aver organizzato incontri di preghiera senza averne il permesso. “Sono stati posti sotto custodia – riporta – mentre alcuni attivisti di estrema destra li accusavano davanti alla polizia di condurre attività missionarie”.
La polizia ha interrogato i cristiani, poi li ha rilasciati la sera stessa. Il pastore che organizzava il raduno non ha potuto nemmeno mostrare agli agenti l’autorizzazione. Sajan K George sottolinea che i “cristiani godono del diritto costituzionale di culto e preghiera. Essi non stavano facendo nulla d’illegale, né arrecavano disturbo all’ordine pubblico”. Il presidente del Gcic lamenta che nel 2018 “tanti pastori pentecostali sono stati molestati, intimiditi e arrestati senza alcun motivo. Al contrario, i loro aguzzini godono della protezione dell’amministrazione e rimangono impuniti. Il 2019 non preannuncia niente di buono per i cristiani in India”.