Università del Guangzhou proibisce ai professori di criticare il Partito
La prestigiosa università di Sun Yat-sen ha emesso 10 divieti per i docenti per "migliorare la qualità dell’insegnamento". I primi tre divieti sono “criticare la costituzione”, “criticare il Partito” e “diffondere religione e superstizione”.
Pechino (AsiaNews) – La prestigiosa università Sun Yat-sen, considerata uno dei poli più liberali del Paese, ha proibito ai suoi docenti di criticare la costituzione e i leader del Partito comunista cinese (Pcc) in classe. Mercoledì, l’ufficio del rettore dell’università ha emesso una lista di 10 cose che ai docenti sarà proibito fare nelle classi. I primi tre divieti sono “criticare la costituzione”, “criticare il Partito” e “diffondere religione e superstizione”.
Il mese scorso, il presidente cinese Xi jinping ha dichiarato la sua intenzione di trasformare le università in “roccaforti della leadership del Partito” il quale “sostiene con fermezza la giusta direzione politica”. Dopo i 10 nuovi divieti governativi sulle università, figurano anche le “sette regole” emesse nel 2013 per controllare la diffusione di notizie online.
Altri divieti presenti nelle nuove linee guida dell’università di Sun Yat-sen includono “usare il cellulare durante le lezioni” e “entrare in classe dopo aver bevuto”. Tali nuove disposizioni di propongono l’obiettivo di “rafforzare gli standard professionali dei docenti, promuovere e infondere una buona morale di insegnamento e migliorare il senso di sacralità e ammirazione per l’insegnamento”.
Molti professori che hanno osato criticare l’autorità comunista o i suoi leader sono stati puniti. Deng xiaochao, un professore d’arte della Shandong Jianzhu University, è stato costretto a licenziarsi per aver criticato l’ex leader comunista Mao Zedong sul social network Weibo.
27/04/2005