Una ultramoderna città-satellite vicino a Phnom Penh, dove regna la povertà
Phnom Penh (AsiaNews/Agenzie) – La World City, società a compartecipazione della Sud Corea e della Cambogia, ha dato il via alla costruzione di una città satellite vicino a Phnom Penh. Il progetto, che punta ad accrescere il mercato immobiliare della Cambogia, costerà 2 miliardi di dollari e sarà finanziato dalla Shinhan Bank della Sud Corea.
La banca investirà 65 milioni di dollari per la costruzione di migliaia di unità residenziali a Camko City . Nell'ultima fase saranno costruite anche università, scuole e osspedali. Kim Duk-kon, direttore della società, a detto che i lavori dureranno 11-15 anni.
Il progetto è un segno del boom edilizio scoppiato in Cambogia dopo decenni di guerra civile. L’anno scorso il prodotto interno lordo della Cambogia è cresciuto del 10,5% grazie a una ritrovata stabilità politica e ad aiuti economici dall'estero.
Un aspetto interessante è che tra la popolazione ci sono molti giovani disposti ad acquistare casa. Il segretario generale del ministero dell’economia e delle finanze, Hang Chuon Naron, ha detto: “Quando nel 1979 è finita la dittatura dei Khmer Rossi – ha spiegato Hang Chuon Naron - i bambini erano più numerosi dei ragazzi. Ora che hanno 25-26 anni e una famiglia, hanno bisogno di una casa”. Il prezzo degli appartamenti si aggira sui 120 mila dollari americani.
Proprio per questo c’è chi dubita che la Cambogia sia in grado di gestire il suo sviluppo urbano, soprattutto per il fatto che il 35% della popolazione vive ancora sotto la soglia della povertà.
Mu Sochua, segretario generale del partito di opposizione di Sam Rainsy, ha detto “Non dovremmo avere zone altamente sviluppate intorno ai bassifondi e lasciare i più poveri a guardare”.
Robert Taliercio, economista della World Bank in Cambogia, sottolinea che il boom edilizio deve avvenire senza far perdere alla capitale il suo carattere e il suo fascino: “Sarebbe un peccato - ha detto - se diventasse un’altra anonima megalopoli asiatica”.