11/12/2023, 15.14
FILIPPINE
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Una tomba (e un memoriale) per le vittime della guerra alla droga di Duterte

La diocesi di Kalookan ha donato un terreno nel cimitero per la sepoltura dei morti nella discussa campagna dell'ex presidente che ha fatto 27mila morti. Alcune famiglie non possono permettersi nemmeno le tasse cimiteriali. P. Villanueva: "Un luogo perché questa tragedia non si ripeta mai più". Mons. David: "Ricordiamo non solo gli eroi".  

Manila (Filippine) - Un memoriale per le persone uccise durante la sanguinosa guerra alla droga di Rodrigo Duterte. Ma anche un aiuto concreto alle famiglie povere che hanno visto propri cari uccisi nelle esecuzioni extragiudiziali e non hanno mezzi per dare loro una sepoltura.

È la nuova iniziativa lanciata oggi da p. Flaviano Villanueva - religioso verbita filippino da sempre in prima linea nella denuncia delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dall’ex presidente nel nome della guerra alla droga - insieme a mons. Pablo Virgilio David, il vescovo di Kalookan che è presidente della Conferenza episcopale delle Filippine. Nel cimitero Laloma di Kalookan - nell'immensa area metropolitana di Manila - è stata, infatti, proprio la diocesi locale a donare un’area di 36 metri quadrati, libera almeno per i prossimi 40 anni, per realizzare un memoriale che potrà ospitare tra 100 e 400 colombari da tre urne ciascuno.

P. Villanueva e il vescovo David hanno guidato oggi la cerimonia di inaugurazione, avvenuta alla presenza di personalità di spicco dell’opposizione a Duterte, tra cui l'ex vicepresidente Leni Robredo e l'ex senatrice Leila de Lima, da poco liberata dal carcere. Molte delle famiglie delle persone uccise sommariamente nelle operazioni di polizia non sono in grado di pagare le tasse cimiteriali, che ammontano a circa 4500 pesos l’anno (circa 75 euro ndr). Alcune vittime – racconta il sito Rappler, dando notizia dell’iniziativa - l'anno scorso sono state per questo riesumate e sfrattate dai cimiteri. Di qui, dunque, l’idea del memoriale.

“Dovrebbe essere un punto di riferimento momentaneo per le vittime delle uccisioni, che non dovrebbero mai più ripetersi”, ha commentato p. Villanueva. “Un memoriale non è solo per gli eroi: è anche per noi, per non dimenticare”, ha aggiunto mons. David.

I gruppi per i diritti umani stimano in 27mila le persone uccise durante la guerra alla droga di Duterte. È in corso un'indagine della Corte penale internazionale (Cpi) per stabilire se le uccisioni siano state una politica di Stato.

 

Foto: pagina Facebook diocesi di Kalookan

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