04/09/2024, 12.18
PAKISTAN
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Una suora nella Commissione nazionale per le donne di Islamabad

di Shafique Khokhar

Nominata dal Primo Ministro del Pakistan, Shehbaz Sharif, sr. Maryam Parween è da tanti anni impegnata nella difesa dei diritti delle donne. Sotto la sua guida, la Catholic's Women Organization in Pakistan ha operato per sensibilizzare su questioni come la violenza di genere, le conversioni forzate e i matrimoni precoci. L'attivista Kashif Aslam: "Risorsa inestimabile per la Chiesa e la comunità". 

Islamabad (AsiaNews) - Il Primo Ministro del Pakistan Mian Muhammad Shehbaz Sharif ha nominato sr. Maryam Parween (Genevieve Ram Lal)  come membro della National Commission on the Status of Women per un mandato di tre anni. 66 anni, membro della Congregazione delle Suore della Carità di Gesù e Maria, sr. Maryam è una figura di spicco della comunità cattolica pakistana. Dal 2012 è direttrice nazionale dell'Organizzazione delle donne cattoliche e guida le iniziative a sostegno dell'istruzione, dell'emancipazione e del benessere delle donne in tutto il Paese.

Kashif Aslam, attivista per i diritti umani, ha commentato ad AsiaNews la sua nomina: “Sr. Maryam è stata una risorsa inestimabile sia per la Chiesa cattolica che per la comunità. Il suo notevole lavoro e i suoi servizi per i diritti delle donne, in particolare per le donne cristiane, si sono estesi per oltre due decenni e continuano”. 

Sotto la sua supervisione, l'Organizzazione delle Donne Cattoliche (CWO) si sta impegnando per sensibilizzare attivamente le donne e le ragazze su varie questioni, tra cui la violenza di genere, le conversioni forzate, i matrimoni precoci e i problemi generali dei diritti umani. “Ha alzato la voce per lo stato di diritto. Come donna, è stata al fianco dei lavoratori, ha cantato per la pace e ha agito come difensore dei diritti umani, opponendosi alla guerra e all’ingiustizia”, racconta Aslam, che sostiene che la nomina al NCSW porterà maggiore saggezza e una rappresentanza significativa per le donne delle minoranze. “Accogliamo con favore questa decisione e speriamo che la commissione adempia al suo mandato di organo statutario vero e significativo”.

Parlando con AsiaNews, p. Khalid Rashid Asi, che ha lavorato con sr. Maryam per molti anni, ha detto: “Ha esperienza, conosce molto bene la cultura e la religione. Credo davvero che farà del suo meglio per la promozione dei diritti delle donne nel Paese, perché lavora da tempo con diversi gruppi di donne, ha una vasta esperienza di lavoro con le donne e conosce a fondo i loro problemi”. P. Khalid Rashid Asi risponde anche ad alcune critiche avanzate riguardo a questa nomina per il fatto che essendo una religiosa sr. Maryam è una donna celibe: "Sono prive di fondamento, per mancata conoscenza del lavoro che ha svolto nella sua vita per la liberazione delle donne e per i gruppi emarginati. Se una persona non è sposata, non significa che non possa lavorare per le persone sposate, un giudice in tribunale non è un ladro o un criminale, ma è suo dovere prendere decisioni contro tali crimini, dipende tutto dalla sua esperienza e dalla sua educazione”.

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