Una Chiesa ‘indipendente’, dopo l’accordo sino-vaticano (II)
Seconda parte del saggio “L’unità della Chiesa in Cina dopo l’accordo sino-vaticano”. Associazione patriottica e Consiglio dei vescovi, controllati dal governo, continuano ad osannare una “Chiesa indipendente”, “sinicizzata”, “guidata dal Partito comunista cinese”. E nascondono i fatti di persecuzione. Anche personalità ecclesiali occidentali diventano “ambasciatori della propaganda” governativa.
Pechino (AsiaNews) – L’accordo firmato dalla Santa Sede con la Cina, sulla nomina dei vescovi non ha cambiato in nulla l’atteggiamento dell’Associazione patriottica e del Consiglio dei vescovi. Dal giorno dopo la firma (il 22 settembre 2018) si è continuato a esaltare l’ideale di una “Chiesa indipendente”, “sinicizzata”, “guidata dal Partito comunista cinese”. È quanto sostiene il laico cattolico Duo Mo (Thomas), in questa analisi puntuale. Egli fa notare che nel frattempo sono continuate distruzioni di croci e chiese, divieti all’istruzione religiosa dei minori, pressioni verso i sacerdoti non ufficiali… Ma in Cina e all’estero, anche fra personalità cattoliche, si preferisce tacere su queste persecuzioni, trasformandosi in “ambasciatori della propaganda” del governo.
Pubblichiamo oggi la seconda parte del saggio “L’unità della Chiesa in Cina dopo l’accordo sino-vaticano”. Per la prima parte vedi qui.
3. L’Associazione Patriottica e il Consiglio dei vescovi, controllati dal governo cinese, hanno cambiato la loro attitudine dopo l’Accordo Sino-Vaticano?
Il 23 settembre 2018, il portavoce dell’Associazione Patriottica e Consiglio dei vescovi della Chiesa Cattolica in Cina ha parlato in merito all’Accordo Provvisorio tra Cina e Vaticano sulla nomina dei vescovi, affermando: “Continueremo a portare avanti la tradizione di amare il Paese e la religione, i principi della Chiesa indipendente, la sinicizzazione; continueremo a percorrere un cammino che sia conforme alla società socialista, e sotto la guida dei leader del Partito comunista cinese, continueremo a lottare assieme ad altre etnie del Paese per realizzare il Grande Sogno della Cina e del popolo cinese”.
Il 26 settembre 2018, l’Associazione Patriottica e il Consiglio dei vescovi ha tenuto a Pechino la III sessione della IX Assemblea Generale, il vescovo Ma Yinglin ha concluso il suo discorso chiedendo a tutti i vescovi, sacerdoti e fedeli di continuare la tradizione nell’amare il Paese e la religione, i principi della Chiesa indipendente e la sinicizzazione, promuovere l’unità della Chiesa, portare avanti le attività di evangelizzazione e infine lottare per una nuova pagina nella storia della Chiesa in Cina.
Il 18 dicembre 2018, si è tenuta a Nanchino una cerimonia in memoria dei 60 anni della nomina “indipendente” dei vescovi cattolici cinesi (v. foto).
Il 18 dicembre 2018, sempre a Nanchino, durante la seconda sessione della IX Assemblea generale della Chiesa cattolica in Cina, il vescovo Fang Xinyao afferma: “Col mutare del contesto cinese e quello internazionale, dobbiamo tenere alta la bandiera dell’amore per la Patria e la religione, portare avanti i principi della Chiesa indipendente, la sinicizzazione, promuovere l’unità per realizzare il Grande Sogno della Cina e del popolo cinese dando un maggiore contributo!”.
Il 17 gennaio 2019, il vice-direttore del Fronte Unito Wang Zuoan ha fatto visita all’Associazione Patriottica e al Consiglio dei vescovi affermando: “Imparare e mettere in pratica il pensiero socialista con caratteristiche della Nuova Cina promosso dal presidente Xi Jinping, avanzare sulla via della Chiesa indipendente. Bisogna continuare a scoprire e mettere in pratica la direzione di sviluppo della sinicizzazione, modificare e migliorare le ‘tre direttive’; portare avanti il lavoro dell’elezione e nomina dei vescovi e il passaggio dei vescovi sotterranei.
Il 26 marzo 2019, i responsabili dell’Associazione Patriottica e Consiglio dei vescovi hanno tenuto un’assemblea generale a Hangzhou. Durante il suo discorso, il vescovo Fang Xinyao ha proposto che l’Associazione Patriottica e il Consiglio dei vescovi raccolgano le idee, siano solidali, trovino nuove vie e approfondiscano la direzione di sviluppo della sinicizzazione, avanzando con determinazione sulla via della Chiesa indipendente.
Attraverso i suddetti discorsi, sono sicuro che tutti possano capire che l’attitudine del governo cinese, dell’Associazione Patriottica e del Consiglio dei vescovi è continuativo e coerente, sia prima che dopo la firma dell’Accordo. Se teniamo presenti la demolizione su larga scala delle chiese e croci a Wenzhou, fino alla repressione dei cristiani e la proibizione dei minori di entrare in chiesa nell’Henan; la chiusura delle chiese sotterranee in tutte le parti del Paese, il passaggio dei sacerdoti sotterranei a ufficiali (come avviene nella diocesi di Mindong), ci si può domandare: coloro che giudicano positivamente l’Accordo Sino-Vaticano e affermano che il governo cinese e l’Associazione Patriottica sono ormai cambiati rispetto al passato, perché decidono di ignorare tutti questi avvenimenti?
Padre Jeroom Heyndrickx durante un suo discorso tenuto a Taiwan, cita come esempio la visita da lui compiuta nel mese di agosto 2018 alla diocesi di Xiwanzi, e dice che in passato il governo non gli permetteva di visitarla e adesso ha invece concesso il permesso: ciò significa – è la sua conclusione - che il governo ha cambiato la sua attitudine nei confronti della Chiesa cattolica. Come cristiano cinese non posso assolutamente condividere questa affermazione. Come mai padre Heyndrickx non ha specificato che ad accompagnarlo era un “responsabile della diocesi” supportato dal governo, ma non riconosciuto dalla Santa Sede? Padre Heyndrickx ha potuto per caso conoscere il vescovo locale? Quando lui raccontava con entusiasmo questa esperienza nella nuova cattedrale di Xiwanzi, al responsabile nella costruzione della chiesa, padre Zhang è stato proibito di amministrare i ministeri sacerdotali, e poi minacciato, arrestato e costretto a iscriversi all’Associazione Patriottica. Attraverso la visita del padre Heyndrickx, il governo cinese abbellisce e nasconde gli atti di repressione e persecuzione verso i cattolici locali. Padre Heyndrickx ha anche detto che, nel 2019, vuole portare i vescovi belgi a visitare la diocesi di Xiwanzi. Rimane ignoto il motivo per cui padre Heyndrickx è disposto ad essere “l’ambasciatore della propaganda” del governo. Quando padre Heyndrickx osanna l’Accordo Sino-Vaticano, la sua coscienza è a posto?
(Fine della seconda parte)
01/08/2019 11:00
30/07/2019 11:35
29/11/2018 08:22