Un viaggio a Nanchang, "culla del cattolicesimo" in Cina
Pechino (AsiaNews) - Un viaggio nella "capitale del Sud" per scoprire le radici della fede cattolica in Cina. Qui è dove Matteo Ricci ha vissuto e predicato il Vangelo per tre anni, preparandosi alla missione alla Corte imperiale. Una Chiesa radicata e forte, che affronta "come in tutto il mondo" le sfide della secolarizzazione.
Introduzione
Nanchang è la capitale della provincia di Jiangxi e ha una popolazione 5 milioni di persone. Quattrocento anni fa Matteo Ricci ha vissuto a Nanchang per tre anni, discutendo con accademici locali, diffondendo il Vangelo e costruendovi una chiesa. La chiesa dell'Immacolata Concezione a Nanchang è l'unica chiesa cattolica dell'area urbana e il quartier generale dell'arcidiocesi. Essa è stata costruita nel 1922 e nel cortile è stata eretta una statua di Matteo Ricci. Oggi la chiesa ospita anche un gruppo giovanile.
Il protestantesimo è attivo a Nanchang e in città ci sono due chiese. Le comunità si formano nei college e nelle università locali. Alcuni hanno luoghi di culto prestabiliti e sacerdoti dedicati al servizio degli studenti. Nella Jiangxi University of Finance and Economics alcuni professori studiano all'estero per portare il Vangelo agli studenti. Essi affittano una casa per amministrare il culto settimanale. Anche se la Chiesa subisce pressioni dalla polizia, la comunità è sopravvissuta per un decennio e le autorità ora non interrompono il culto [quando è] privato.
Visita all'arcidiocesi e conversazione con un sacerdote
Essendomi laureato all'università di Nanchang, sono voluto tornare lì per vedere cosa è cambiato e per visitare il museo. Durante la festa nazionale (1-7 ottobre) i giovani e i sacerdoti sono andati a Fuzhou (un'altra città del Jiangxi, non l'omonima capitale della provincia di Fujian) per un pellegrinaggio. Ho parlato con un prete e ho passato la notte nel dormitorio. Ecco un breve estratto della nostra conversazione: "La nuova cattedrale dell'arcidiocesi sarà trasferita in un'area suburbana, vicino alla nuova Stazione ferroviaria occidentale di Nanchang (Nanchang West Railway Station), mentre la vecchia chiesa rimarrà dove si trova. Anche se il progetto è in fase di elaborazione, il governo ha acconsentito a offrire 50 ettari di terra".
Poi abbiamo parlato di Matteo Ricci, dei tesori invisibili da lui lasciati alla Cina: non solo il Vangelo, ma anche la scienza. Un centro a lui dedicato sarà costruito sul monte Lushan. L'anziano vescovo Wu Shizen è andato in pensione, soffre di problemi cerebrali e ormai ha problemi di memoria. Così è stato ordinato come nuovo vescovo Li Suguang, nominato dal Santo Padre e riconosciuto dal governo cinese. La Chiesa è in una fase di metabolismo, i vecchi stanno ritirandosi mentre i giovani sacerdoti non sono abbastanza. Tuttavia è lo stesso problema in tutto il mondo. La Terra sta diventando più secolarizzata.
"Al momento - riprende il sacerdote - non c'è un seminario nella provincia dello Jiangxi, non abbiamo abbastanza insegnanti. Ma progettiamo di creare un centro di formazione (o un seminario minore) nella nuova cattedrale in futuro. Dal momento che non abbiamo un seminario, mandiamo gli studenti o i seminaristi a Pechino, Shanghai o nell'Hebei. Non è facile formare un sacerdote competente. Devono studiare filosofia e teologia per sei anni e in questo periodo possono decidere se diventare preti. Alcuni rinunciano una volta laureati. Il tasso di successo non è alto. Alcuni seminaristi passano del tempo nella nostra chiesa, ma non tutti decidono di farsi preti".
Poi abbiamo parlato del bere vino. Bere è una tradizione unica in Cina. Il sacerdote mi ha raccontato che i cinesi amano convincere gli altri commensali a bere durante un banchetto. Egli [ha detto] di sentirsi a disagio a mangiare insieme a funzionari del governo. Gli ho detto che i protestanti in Cina non bevono e non fumano, ma i cattolici lo fanno. Egli è stato d'accordo. È comune che molti sacerdoti bevano e fumino, ma non so se sia giusto o no. E ho trovato mozziconi di sigaretta nel dormitorio.
Il sacerdote ha studiato in Germania e ha visitato Città del Vaticano. Egli ha detto che la Chiesa sceglierà alcuni [seminaristi] da mandare a studiare in Europa. Abbiamo anche parlato delle università gestite dalla Chiesa in Cina, e mi ha detto che è un peccato che scuole di primo livello come la Yenching University o la Fujen University siano chiuse. La Fujen è stata riaperta Taiwan e da quando la tensione tra Taiwan e la Cina continentale si è allentata, molti seminaristi frequentano la Fujen. È un bel fenomeno.
Mie riflessioni
Nel libro di storia cinese si evita di dire che Xu Guangqi è un cristiano; egli viene chiamato "scienziato patriottico". [Di] Matteo Ricci [si racconta che] ha presentato una mappa del mondo e un orologio all'imperatore cinese, ma la sua missione non è menzionata.
I missionari hanno innovato la Cina, dovremmo ricordare il loro contributo e rispettarli. Molti sono morti per la verità, ma nei libri di testo sono ancora presentati come invasori. Quando ero al liceo odiavo la letteratura classica cinese, pensavo fosse difficile da capire, ma dovevo impararla per l'esame. Credevo fosse ridicolo che un antico scrittore acclamasse sempre l'universo infinito e piangere la brevità della vita con emozione. Non aveva senso. Pensavo addirittura che le persone antiche fossero troppo rilassate, che non avessero nulla da fare e per questo scrivevano poemi e si interrogavano in modo vago. Dopo essermi laureato e aver fatto qualche esperienza, ho realizzato che gli autori antichi avevano un loro scopo, essi passavano la loro vita a cercare la verità. Adesso so che gli antichi rispettavano il cielo e la terra, mentre ora la tradizione è andata perduta. Ogni cosa nel mondo è creata dall'Onnipotente, le stelle e le orbite celesti sono in ordine come un orologio. Dio dovrebbe essere pregato.
Dopo la visita alla chiesa di Nanchang, ho invitato un cristiano e un catecumeno a viaggiare nella mia città.