12/03/2024, 14.21
CINA-INDIA
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Un tunnel a oltre 3mila metri rialza la tensione tra Pechino e New Delhi

Inaugurato da Modi ai piedi dell'Himalaya faciliterà i collegamenti nell'Arunachal Pradesh, compresi quelli militari sul confine di fatto con la Repubblica popolare cinese. Proteste ufficiali di Pechino che continua a rivendicare la sua sovranità sulla regione.  

New Delhi (AsiaNews) – Il nuovo tunnel di Sela, inaugurato dal premier indiano Modi il 9 marzo, torna a far salire la tensione tra New Delhi e Pechino ai piedi dell’Himalaya. La nuova struttura completa un progetto iniziato nel 2019: di importanza strategica, il tunnel di Sela è formato da due gallerie e 8,7 km di strada di accesso per una lunghezza totale di circa 12 km. È stato scavato sotto il passo di Sela, che si trova a 4.200 metri di altezza e collega il distretto di Tawang con il resto dell'Arunachal Pradesh. Dal punto di vista ingegneristico si tratta del più alto tunnel al mondo a doppia corsia e andrà a sostituire una strada spesso chiusa a causa di nevicate e frane. La zona, però, è importante soprattutto dal punto di vista strategico per la sua vicinanza alla Linea di controllo effettiva, il confine di fatto con la Repubblica popolare cinese.

La mancanza di strade percorribili e di collegamenti ferroviari nell'Arunachal Pradesh è stata sempre considerata un netto svantaggio per l'India nei confronti della Cina lungo questo confine. Ma negli ultimi anni, il governo Modi ha investito molto nelle infrastrutture del nord-est, con la creazione di nuovi aeroporti e collegamenti ferroviari nella regione.

Anche per questo la reazione di Pechino non si è fatta attendere. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha riferito che il suo governo ha protestato ufficialmente con New Delhi: “L'area di Zangnan è territorio cinese” ha commentato citando il nome con cui Pechino indica l’Arunachal Pradesh. “La questione dei confini tra Cina e India non è ancora stata risolta - ha aggiunto in funzionario cinese -. L'India non ha il diritto di sviluppare arbitrariamente l'area di Zangnan in Cina. Le mosse dell'India non faranno altro che complicare la questione dei confini e sconvolgere la situazione nelle zone di confine tra i due Paesi”.
Secondo un rapporto diffuso dall’agenzia Bloomberg, l'India negli ultimi mesi avrebbe anche spostato 10mila suoi soldati per rafforzare il confine conteso con la Cina, aggiungendo così un ulteriore terreno di scontro alle già aspre relazioni con Pechino.

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