Un milione di palme contro i fulmini che uccidono
Secondo i meteorologi, dal 2010 sono morte folgorate circa 1500 persone. Nel 2015 i bangladeshi morti fulminati sono stati 274, mentre nei primi mesi del 2016, le vittime sarebbero 349 (di cui 82 in un solo giorno). La decisione del governo di rimboschire le aree rurali entro giugno e il parere degli esperti.
Dacca (AsiaNews/Agenzie) – Shah Kamal, segretario governativo per la gestione delle catastrofi naturali ha annunciato la decisione del Paese di piantare entro giugno un milione di palme in varie zone rurali del Paese. Durante le tempeste, grazie alla loro altezza, le palme funzionano da parafulmini naturali. La campagna di rimboschimento è dovuta al grande numero di vittime causate ogni anno dai fulmini prodotti dalle tempeste che precedono la stagione dei monsoni.
Secondo i meteorologi, dal 2010 sono morte folgorate circa 1500 persone. Un bilancio della Foundation for Disaster Forum indica che nel 2015 i bangladeshi morti fulminati sono stati 274, mentre nei primi mesi del 2016, le vittime sarebbero 349 (di cui 82 in un solo giorno). “Le cifre ufficiali – spiega la Fondazione – non sono del tutto precise, perché molti familiari spesso non comunicano alle autorità il decesso delle persone folgorate”.
La campagna delle palme, avviata a dicembre 2016, è pianificata in linea con il Conservatorio forestale nazionale e ha l’obiettivo di rimboschire le aree rurali. “Le palme impiegheranno anni per crescere – afferma Shah Alam, direttore dei servizi meteorologici del Bangladesh – ma è senza dubbio una buona idea, perché i territori agricoli sono quelli sempre più esposti a disboscamento e desertificazione. La gente muore fulminata e c’è bisogno di piante capaci di fungere da parafulmini. Se questa campagna verrà portata a termine, il numero delle vittime diminuirà”.
Gli esperti attribuiscono il problema della veloce deforestazione alle colture estensive di riso e al riscaldamento globale. In ogni caso, la principale certezza è che queste tempeste di primavera – note nelle regioni dell’Asia meridionale con il nome di Kal Baisakhi – continueranno a scatenare tifoni e fulmini. Abdul Mannan, responsabile dell’istituto di meteorologia di Dacca ritiene che “il Bangladesh è il Paese più vulnerabile a queste tempeste spaventose che devastano il territorio e sono sempre accompagnate da molti fulmini”. Anche le nazioni limitrofe come il Nepal, il Bhutan e gli Stati del nord-est dell’India sono colpiti da queste calamità, sebbene – secondo Mannan – in modo meno significativo.
Shahidul Hassan, professore di tecnologia e ingegneria presso l’università del Bangladesh ritiene efficace l’idea di piantare le palme, ma “se si vuole davvero risolvere il problema, ci sarà bisogno di costruire i pavimenti delle case con materiali isolanti e dotare le abitazioni di parafulmini.” Ad oggi, il governo non ha ancora dichiarato il costo dell’operazione di rimboschimento e non ha comunicato chi si occuperà della rimozione delle palme che verranno colpite dai fulmini.
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